Libri usati: un pensiero per Natale!
La passione per la lettura è un qualcosa che prima o poi arriva, così sostengono in molti. Io sono in parziale disaccordo. Può capitare in età prescolare, oppure durante l’adolescenza. Può succedere in età adulta, oppure può non capitare mai.
E’ principalmente una questione di indole, si tratta soltanto di questo. Non si può regalare ai propri figli un dono prezioso come l’amore spassionato per la lettura, quello che ti taglia fuori da ogni cosa, quello che ti assorbe totalmente, ti strega, ti intriga, ti impregna l’anima. Non si può davvero, neppure adottando tutti i migliori consigli dei più eminenti esperti del settore.
Non si può, così come non è possibile insegnare ai figli a mangiare le verdure o a dormire tutta la notte fin dalla nascita. Lo tengano sempre a mente i genitori che si vantano del nulla: amici cari, quello che voi chiamate “abilità” io lo traduco con “fortuna sfacciata”. Mio figlio adora le verdure almeno quanto i libri, in entrambi i casi non sono certamente stata io a “insegnargli” questo amore.
E’ comunque ovvio che i genitori che non provano a leggere qualcosa ai propri figli, fosse anche soltanto il manuale delle istruzioni per montare la casa delle bambole, hanno scarse possibilità di riuscita. E’ chiaro che se in casa ci sono dei libri, statisticamente prima o poi sia bambini che adulti finiranno almeno con inciamparvi per sbaglio.
La passione per i libri, a mio modesto parere, è un connubio fra naturale predisposizione alla lettura (un qualcosa che non si può in alcun modo “insegnare”) e l’abitudine di tenere la libreria di casa sempre fornita di qualche buon volume. Aiuta sicuramente, questo è pacifico.
Questa è l’era degli e-book, stanno guadagnando largo terreno rispetto alla carta stampata. Sono più economici dei libri tradizionali, si possono scaricare con pochi euro e inserire in numero quasi illimitato in un leggerissimo e-reader da portare con sé in treno, sulla metropolitana, in vacanza. Anch’io, che scribacchio più o meno per professione, ho ceduto al fascino degli e-book pubblicandone un paio e acquistandone diversi, però… Però.
So che le mie suoneranno come banalissime considerazioni, però il cartaceo è cartaceo. Il libro tradizionale non ha nulla a che vedere con un testo asettico scaricato da un sito di commercio elettronico. I libri freschi di stampa ci regalano piaceri tattili e organolettici impossibili da riprodurre, neppure nel miglior laboratorio chimico.
I libri usati respirano e si sporcano di vita; la nostra e quella di chi li ha letti prima di noi. Ritrovarsi fra le mani un libro appartenuto ad altri ci regala la sensazione di ripercorrere sensazioni già provate e di reinventarle secondo il nostro gusto personale e questo, in particolar modo, se si tratta di un libro antico che riporta sulle pagine ingiallite i segni del tempo.
Nei punti Mercatopoli trovate un ampio assortimento di libri di seconda mano tutti in ottimi condizioni: il sapere non ha prezzo, questo è lapalissiano, però risparmiare in modo intelligente è una sottile forma di cultura.