Arredare la casa secondo il Feng shui
Ultimamente è sempre più seguita ed ormai quasi una moda quella della saggezza cinese del Feng shui, secondo la quale la disposizione dei mobili e il colore delle pareti non andrebbero scelte a caso, ma decise con attenzione.
Le teorie in materia in realtà sono numerosissime e anche contrastanti: non per tutti, infatti, i colori positivi per le varie aree della casa sono gli stessi. Ciò detto, queste teorie mi hanno sempre affascinata ed incuriosita.
Ho colto quindi l'occasione della necessità di ritinteggiare le ante di un mobile in una piccola cucina stretta e lunga per informarmi maggiormente e sviluppare una mia idea per l'ambiente in questione, formulando diverse ipotesi attente all'influenza che i colori possono avere sullo stato d'animo delle persone.
La scelta dei colori è stata limitata dalla presenza di sedie gialle, verdi, azzurre e rosse e di un tavolo color antracite che i proprietari volevano mantenere. Partendo da questi punti fissi ho ipotizzato diverse soluzioni, mettendole a confronto con quanto letto in merito a cromatismo, cromoterapia, Feng shui e altre teorie.
In primo luogo è importante non mescolare troppi colori assieme, ma sceglierne non più di tre o quattro.
Come si può notare dalla foto, troppi colori messi assieme rendono lo spazio caotico (il che in una cucina in cui c'è spesso il caos di forni e piatti vari è ancora più rischioso) e rischiano di stufarci in fretta. Inoltre l'eccessiva mescolanza di colori richiama subito spazi come asili, ludoteche o aree gioco per bambini e non è adatta ad una cucina, ancor più se di piccole dimensioni.
Anche la scelta di un'unica tinta non è consigliabile perché rende lo spazio statico e può accentuare la percezione di dimensioni limitate. Inoltre, come succede con l'eccesso di colori, anche la mancanza di variazioni può risultare stancante.
La scelta di colori come il rosso ed il giallo non è da considerarsi negativa in un ambiente diurno: il rosso è un colore che dona energia, gioia ed esaltazione all'ambiente, ma deve essere usato in piccole dosi perché fa sembrare più piccolo il locale in cui viene usato e può essere opprimente e stancante denso e forte; il giallo è un colore da evitare in stanze usate da più persone contemporaneamente, non deve mai essere scelto come colore predominante in una stanza perché, se in piccole dosi è capace di donare gioia e senso di accoglienza, in grandi quantità fa perdere più facilmente la pazienza, aiuta però a far percepire lo spazio come più ampio.
In questo caso, tuttavia, la scelta che più mi convinceva era quella di abbinare ad un mobile prevalentemente color antracite alcune ante verdi ed alcune azzurre che vivacizzassero l'ambiente e lo movimentassero senza essere troppo aggressive o prepotenti: il cambiamento di colore crea movimento e questo può contribuire ad una percezione amplificata dello spazio.
Il verde è un colore in generale positivo per gli interni. É riposante per gli occhi e, utilizzato in cucina, può rendere l'ambiente più fresco, aiuta a calmarsi e a ridurre lo stress. (Dunque cosa c'è di meglio di mettersi ai fornelli dopo una lunga giornata di lavoro in uno spazio rilassante e confortevole?!)
Il turchese risulta essere invece una buona scelta in una cucina, perché, secondo diverse filosofie e studi (tra cui quelli di Steiner), è fresco, rinfrescante, tranquillizzante e calmante. Tuttavia va utilizzato senza eccedere trattandosi di una stanza da giorno e non di una camera da letto!
Il grigio è considerato un colore base per gli arredatori e può donare eleganza agli spazi. É un colore neutro ed è considerato positivo nella filosofia Feng shui in quanto porta vibrazioni ed energie positive.
Inoltre è un colore che aiuta a trovare la concentrazione. Può essere visto positivamente in una cucina, luogo che spesso insieme al salotto diventa zona di lavoro in una casa.
Inoltre si potrebbe pensare ad usare una tinta-lavagna che permetta di utilizzare le ante del mobile come fossero delle lavagne e scrivere sopra tutto ciò che ci serve e ci viene in mente, aggiungendo un tocco ancora più personale alla cucina.