Notte degli Oscar: il discorso di Jared Leto
Di questi Oscar 2014 si è parlato tanto del premio conferito, come miglior film straniero, a “La grande bellezza” di Sorrentino; tantissimo e dell’ennesimo Oscar mancato a Leonardo di Caprio. Per lui penso sia stata quasi una fortuna: si parla più di lui che del vero vincitore. In fatto di notorietà ne ha guadagnato decisamente.
Su La grande bellezza non mi pronuncio. Non ho avuto il piacere di vederlo, e, leggendo le recensioni contrastanti che girano in rete credo non lo farò mai: grande capolavoro o meno sono per i film terra terra, quelli che capisco senza bisogno di libretto di istruzioni o di qualcuno accanto a me che me li spieghi.
Di una cosa si è parlato poco, e lo considero un vero peccato: del discorso di Jared Leto.
Jared grazie alla sua interpretazione di un omosessuale malata di AIDS agli inizi degli anni ’80, ha vinto prima il Golden Globe e poi l’Oscar come attore non protagonista. Pare si fosse calato talmente bene nella parte da presentarsi alle riprese già vestito e truccato.
Ma cosa ha fatto di speciale nel suo discorso? Ha parlato al cuore delle persone. Ha ringraziato con affetto sua mamma e suo fratello. Ha espresso solidarietà e vicinanza a tutti i sognatori, intrappolati in paesi in guerra come Venezuela ed Ucraina.
E soprattutto ha dedicato il premio a tutte le vittime di AIDS e omofobia. Queste le sue parole “Dedico il premio ai 36 milioni di persone che hanno perso la battaglia per l'AIDS e per quelli di voi là fuori che hanno subito ingiustizie a causa di chi sono o di chi amano. Stasera sono qui in piedi di fronte al mondo per voi, e con voi. Grazie mille e buonanotte.”
Non ho visto la notte degli Oscar. Non ho visto neanche il film in questione, Ma le sue parole mi hanno scaldato il cuore: ci vuole coraggio per schierarsi con le minoranze. Ci vuole coraggio per esprimere un’opinione.