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Modernariato: a Mercatopoli tra moda e passione!

Lunedì 14 Aprile 2014
Elisa Bianchedi

Da circa cinque anni a questa parte la parola d'ordine nel mercato della moda e dell'arredamento è: modernariato. Ma dove si trova, di cosa si tratta, si mangia?

Sfogliando le copertine delle riviste e osservando le proposte che arrivano dai mass media ci accorgiamo che questa tendenza ha sì un fascino discreto, ma sempre più una presenza prepotente. Quello che ci chiediamo è soprattutto il perché e giriamo la domanda a Sofia Di Mauro, dottoressa in Beni Culturali laureata presso l'Università degli studi di Verona, esperta di mode giovanili, arredamento moderno e riuso creativo.

«L’interesse che ultimamente mostrano molte persone verso il modernariato, vintage&co. non credo sia dettato sempre da un'autentica passione per tutto ciò, quanto piuttosto da una moda dilagante, alla quale ci si sente quasi obbligati a conformarsi. Il fenomeno credo sia esploso in parallelo a questo periodo di crisi economica: costretti dalle circostanze a risparmiare e arrangiarsi, le persone hanno scoperto che si può recuperare il passato. Ma il tutto è divenuto contraddittorio in quanto acquistare un oggetto di modernariato costa spesso un’esagerazione, perdendo quindi il senso. Ciò che viene venduto dovrebbe essere alla portata di tutti, ecco che allora ci sarebbe il recupero e allo stesso tempo un grande tornaconto economico per tutti. Altrimenti tanto vale andare da Armani, no? Forse questo discorso non vale per l’hipster in ascesa, disposto a sborsare centinaia di euro per assecondare la sua fissazione d’essere fuori dagli schemi. Un oggetto troppo contemporaneo potrebbe procurargli un attacco di panico, ma niente paura, nella borsetta vintage o nel taschino della giacca bohémien è sempre pronta una dose di valeriana o fiori di Bach, che fa tanto hipster per l’appunto!»

Mercatopoli, per il modernariato, è il luogo adatto: lampade bizzarre, poltrone anni Cinquanta, librerie e scaffali vintage sono il pane quotidiano. Ogni giorno, infatti, è possibile incontrare qualcuno intento a disfarsene e qualcuno interessato all'acquisto; inoltre, l'affare è garantito. Ma quali sono gli oggetti che maggiormente impazzano tra i ragazzi e quali invece vengono destinati a un pubblico più adulto e indipendente?

«Tra i ragazzi l’attenzione è puntata sull’abbigliamento che va dalla camicia a quadri, pantaloni chino risvoltati con tanto di calzino in vista, anfibi, scarpe con la zeppa e ovviamente gli occhiali con montatura da Nerd (Rayban style). Praticamente tutto l'abbigliamento degli anni Ottanta e Novanta. Tra gli over 30 invece, viene preferito l’oggetto d’arredo acquistato nei negozi specializzati in articoli di seconda mano, dove si possono trovare pochi pezzi selezionati senza spendere troppo. Dopotutto, quando si parla di arredo, è necessario assicurarsi che i beni acquistati siano in grado di assolvere alla loro funzione almeno per qualche anno. Quindi si facciano avanti lampade dalla forma stilosa, il divano con tappezzeria a coste, il frigorifero old style e molte altre cose che si possono trovare nei negozi dell'usato.»

Quindi conviene svuotare gli armadi e dare una bella ripulita alle cantine, poiché stando a quanto dice la dott.ssa Di Mauro il momento è propizio. Chissà quanto può valere la vecchia poltrona della prozia e quel paio di scarpe che indossavamo quando avevamo sedici anni (quanto tempo è passato!)

«Decisamente. Il consiglio che do in questo periodo è proprio quello di cavalcare l'onda della moda sia per coloro che vogliono recuperare qualcosa in termini di denaro, sia per coloro che hanno intenzione di arredare la casa o adeguarsi alla moda in termini di abbigliamento. Ovviamente raccomando a tutti di recarsi nei negozi dell' usato, in modo tale che sia la merce in entrata che la merce in uscita venga valutata con competenza, quindi né sottostimata né il contrario.».