Design: giochi di luce e riuso!
Anche a costo di sembrare una persona bizzarra, mi sono sempre imposta di arredare la mia casa in modo particolare, semplice, ma allo stesso tempo ricercato.
Per questa ragione la mia porta è sempre aperta ai pallet, ai mobili di riuso, ai divani bisognosi di una rimpolpata e agli scaffali arrugginiti.
A proposito di scaffali arrugginiti e al loro posizionamento con altri oggetti di design oggi voglio parlarvi delle mie eco lampade. Ma prima partiamo dallo scaffale arrugginito, diventato ora una splendida libreria; si tratta di una struttura tipica dei garage quindi molto semplice, completamente in ferro e molto arrugginita negli angoli e sui lati. Dopo una bella grattata con la carta vetrata e una passata di lacca lucida, lo scaffale è stato messo in sicurezza con viti e bulloni (ovviamente di riuso) e agganciato alla parete in modo tale che possa rimanere ben ancorato senza il rischio di rovinose cadute. Una volta sistemato il mobile e una volta riempito con tutti i miei libri, mi sono accorta che in quel preciso angolo di stanza mancava qualcosa: la luce.
Tutti quei libri e la mia nuovissima libreria d'eco design avevano assolutamente bisogno di molta più luce, era fondamentale che quell'angolo godesse dell'importanza a lui dovuta. Ma come fare? Di certo una lampada banale non avrebbe potuto rendere giustizia. Una lampada in casa c'era ma non aveva il suo paralume e così risultava piuttosto triste. Insomma, mi sono presa un attimo per pensare e ho deciso di farmi un bel piatto di spaghetti.
Dieci minuti e la pasta era pronta, giusto giusto da scolare in uno … scolapasta! Eureka, l'idea era giunta, ma mancava uno scolapasta. Usare il mio non sarebbe stata una grande idea, sarei rimasta senza.
Avevo tutto il tempo per trovare il mio scolapasta, bastava ragionare sul dove cercarlo e il come volerlo: in ferro. Inutile dire che a Mercatopoli non mi è stato difficile accedere a questo tipo di articolo, di scolapasta ne ho trovati a secchiate e di tutti i tipi, ma solo uno era il prescelto, solo uno sarebbe diventato un oggetto di design, una lampada davvero bizzarra.
Una volta trovato il mio scolapasta dovevo trasformarlo in un paralume. L'oggetto in questione era rosa, fatto di una lega piuttosto sottile e facilmente tagliabile. Ho chiesto a un amico ferramenta e dopo avergli dato le misure, ho trovato, nel mio paralume, il buco esatto per farci passare la lampadina.
Prima però andava data una bella grattata perché, nel design, l'occhio pretende la sua parte e l'effetto “rovinato” ha un fascino irresistibile. Con la carta vetrata ho scavato un po' i bordi e le manigliette, togliendo il rosa originale e lasciando trasparire il colore naturale della lega, alcuni buchetti sono stati allargati sempre con l'aiuto del mio amico ferramenta e con un martelletto abbiamo dato qualche bottarella sui lati, per ottenere delle leggere ammaccature che fanno tanto effetto vissuto.
Una mano di vernice trasparente, un po' di attenzione nell'inserimento della lampada nel mio nuovo paralume et voilà: la mia lampada d'eco design pronta per essere accesa!