Le dieci cosa da non dire a... un operatore call center
Venerdì 16 Maggio 2014
L'operatore di Call Center è un lavoro infame: si ha spesso a che fare con clienti arrabbiati...
Proviamo un attimo a pensare che stanno facendo il loro lavoro, vi sembrano antipatici?
Forse lo siamo anche noi! Ecco le 10 cose che un operatore di call center non vuole sentirsi dire.
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Certo che mi può essere utile! Di solito un operatore call center risponde al telefono con una frase standard che la ditta per cui lavora gli impone, quindi dirà qualcosa tipo: “servizio clienti buongiorno sono Tizio, posso esserle utile?” Ecco, evitate di rispondere cose del tipo: “certo che mi può essere utile, sennò non chiamavo”. La sentono circa duecento volte al giorno, questa battuta.
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Vorrei un’informazione, mi è successo che ieri… Se chiamate un call center generalmente volete un'informazione, non tergiversate con racconti e lamentele: arrivate al punto, all’operatore sarà più facile darvi una mano.
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Io mi chiamo… sono nato… abito… Quando l’operatore risponde al telefono dicendo il suo nome, non lo fa per sapere il vostro, non importa che vi presentiate con nome cognome ed indirizzo, almeno non prima di avere spiegato all’operatore stesso il motivo della vostra chiamata.
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Mi passi il responsabile di quanto mi è accaduto! L’operatore risponde da un ufficio che di solito è da tutt’altra parte (spesso anche un’altra nazione) rispetto all’ufficio operativo, il suo lavoro è solo quello di rispondere al telefono, non è lui che vi fornisce il servizio per cui chiamate, quindi evitate di dare la colpa a lui di ciò che vi è successo e magari se ci riuscite evitate di ricoprirlo di insulti.
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Mi dia il cellulare dell’operaio! Non chiedete all’operatore il cellulare dell’operaio del gas, dell’autista, del corriere, del tecnico installatore eccetera. Lui non li ha, non li conosce e non può farci niente se ce l’avete con loro.
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Sapesse cosa mi è accaduto… L’operatore di mestiere fa l’operatore, non il padre confessore: non tenetelo per ore attaccato al telefono raccontandogli i vostri guai, che magari a lui dispiace ma non sa come interrompervi.
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Non m’importa di che giorno è! Se chiamate il servizio clienti durante la vigilia di Natale, considerate che è la vigilia anche per loro e magari vorrebbero tornare a casa senza la gastrite.
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Mi dia il suo nome, la ritengo responsabile. L’operatore del call center è spesso precario, ha orari assurdi, viene pagato poco e di mestiere fa quello che prende le lamentele dei clienti al posto dei veri responsabili: non dite loro che li ritenete responsabili per ciò che l’azienda per cui lavorano vi ha fatto. Considerate quello che l’azienda sta facendo a loro!
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Che bella voce! Spesso chi fa questo lavoro è costretto ad andare a lavorare nonostante la febbre o il raffreddore, se vi risponde un’operatrice rauca, evitate di dirle che ha una “voce sexy”. Non l’ha di certo fatto apposta e preferirebbe un barile di borocillina.
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Lei non sa chi sono io! L’operatore del call center prende circa 400 chiamate al giorno, risponde a centinaia di persone, spesso arrabbiate. Non ce l’ha con voi, non sa chi siete e nemmeno gli importa. Probabilmente sta maledendo il giorno che ha mandato il curriculum.