"50 sfumature di grigio" la trama in 400 parole (più o meno)
Avrei voluto scrivere la recensione del film “50 sfumature di grigio”, ma non lo ho visto. Giuro, la buona volontà c’era (per dovere di cronaca) ma non ho trovato ancora il tempo di andare al cinema a causa di una serie di impegni improrogabili quali: mettere ordine tra i contenitori in cucina, spazzare il pavimento e guardare il panorama fuori dalla finestra.
In compenso ho letto molto sull’argomento quindi posso spacciarmi per una “quasi esperta”. Ecco quello che ho capito sul film “50 sfumature di grigio”.
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Jamie Dornan e Dakota Johnson hanno il carisma di un minestrone di verdure.
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Dakota Johnson nelle prime scene mostra una peluria da hipster (e non sul viso) che le ha aperto le porte per un futuro nei film vietati stile anni ’80 (per sentito dire è? Che pensate?)
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Le scene di sesso, che tanto hanno reso famoso il libro non ci sono. Tanto si immagina, ma poco si vede.
Per il resto riporto la trama del libro, supponendo ci siano delle similitudini, al massimo, in fila al botteghino potrete citare alcuni passaggi, giurando di essere li solo per pura curiosità letteraria.
Bene. Presente Twilight? La trama è la stessa, solo che il torbido segreto del belloccio di turno non è la sbrilluccicanza ma una stanza nell’attico piena di manette, fruste, bende, palline (palline??) e quant’altro può partorire una mente che per 35 ore al giorno pensa a quelle cose li.
Chiaramente è ricco sfondato, perché diciamolo, un angolo sadomaso nascosto da un separè in un miniappartamento vista muro in periferia non sarebbe stata la stessa cosa.
Ana Steele è la gemella perduta di Bella, e come lei è timida, imbranata, povera e secchiona. Per mantenersi lavora in una ferramenta e a tempo perso va a fare interviste a ricchi imprenditori per contro dell’amica del cuore. E’ così che finisce nell’azienda di Mr. Grey, un luogo bianco, asettico, pieno di vetrate e donne bellissime che non può essere altro che il set della pubblicità del Lines è.
Anastasia conquista Christian Grey grazie alla sua... per merito di... insomma lui ci ha visto qualcosa e ha deciso di seguirla come uno stolker solo per dirle “stai lontano da me, sono pericoloso” ogniv olta che lei si lascia avvicinare. Cosa che ovviamente non fa, altrimenti il libro sarebbe finito sulle note di un’avvincente denuncia per molestie e non avrebbe avuto lo stesso successo.
Il resto è storia. O meglio, il resto è mancanza di storia, entrano nella stanza proibita, l’ingenua Ana scopre di non essere tanto ingenua e pagina dopo pagina si intorta per bene il miliardario sadomaso.
E vivono per sempre felici e contenti.