Kintsugi: l'arte di riparare con l'oro
Mercatopoli è il network dell’usato che ogni giorno lavora per riportare la cultura del riuso, del riparare gli oggetti rotti, del valorizzare gli oggetti usati, al suo antico splendore. L’usa e getta a noi non piace e vediamo ogni giorno i danni provocati dal consumismo sul pianeta e nelle nostre vite.
Oggi voglio raccontarvi di un’antica tecnica giapponese che ha una grande importanza non solo pratica ed estetica, ma culturale e psicologica: si tratta del kintsugi. Secondo la leggenda il kintsugi nacque intorno al XVI secolo, quando uno shogun giapponese, avendo rotto la sua tazza da tè preferita volle farla riparare da alcuni artigiani giapponesi, dopo che, avendola spedita in Cina era ritornata riparata con leghe metalliche poco estetiche e di scarso valore pratico. Questi artigiani, capita l’importanza che aveva questa tazza per lo shogun, decisero di ripararla impreziosendola e riempiendo le crepe con resina laccata e polvere d’oro.
Il kintsugi permette così di creare delle vere e proprie opere d’arte, partendo da oggetti che apparentemente non hanno più alcun valore, perché rotti e spezzati. Ma il valore viene restituito e amplificato proprio grazie ad una profonda rottura.
Kintsugi significa letteralmente ‘riparare con l’oro’ e si rifa ad un concetto molto importante nella filosofia giapponese, che è quello della resilienza, ovvero la capacità che ognuno di noi ha di far fronte agli eventi traumatici della vita in maniera positiva, ricavandone una lezione e un’opportunità di crescita e di evoluzione personale. Sono proprio le ferite lasciate dagli eventi della vita che ci rendono quello che siamo, che ci rendono unici e insostituibili.
In Occidente quando un oggetto si rompe viene gettato via o, se molto prezioso per noi, cerchiamo di aggiustarlo nascondendo il più possibile i segni e le crepe. Non è anche quello che facciamo con le nostre ferite? Queste rotture personali infatti non vengono vissute come opportunità, ma come fallimenti, perdite, delusioni e le nascondiamo alla vista, mostrandoci forti, positivi, sereni, mettiamo una maschera, ma non cresciamo come persone, non evolviamo.
Il kintsugi è diventato terapia negli Stati Uniti e molti psicoterapeuti lo utilizzano per reinterpretare, attraverso la riparazione e l’esaltazione di un oggetto che si credeva perduto, gli accadimenti che portano a depressione, ansia e frustrazione.
Il significato del kintsugi non si limita solo a questo ovviamente, perché nella filosofia orientale la semplicità degli oggetti non viene mai sottovalutata. Gettare via un oggetto rotto, che sia un piatto o una teiera, è ritenuto un sacrilegio. Le fratture esaltate dal kintsugi diventano così anche il simbolo dell’impermanenza, della fragilità delle cose, un modo per ritrovare il senso degli oggetti e della nostra esistenza nel mondo.
La tecnica del kintsugi è estremamente semplice e puoi applicarla su oggetti in porcellana o ceramica, ma anche su altri materiali simili. In commercio puoi trovare un kintsugi repair kit, oppure puoi procurarti semplicemente della colla epossidica e della polvere d’oro o d’argento.
Ricomponi l’oggetto che vuoi riparare e poi prepara la pasta di colla mettendo la polvere di metallo e una dose tripla di colla e mescolando bene i componenti. Stendi con cura e in abbondanza questo impasto di colla sui bordi dei frammenti e tienili uniti fino a quando non saranno perfettamente incollati. È importante non rimuovere ma la colla in eccedenza che esce dalla frattura. Se hai dei pezzi mancanti, purchè piccoli, o dei tratti scheggiati puoi riempirli con l’impasto di colla. Il risultato sarà qualcosa di unico e prezioso. Prova anche tu.
Anche per noi di Mercatopoli è importante ridare senso agli oggetti, non gettarli via, ma dare loro una seconda chance, una nuova vita altrove. Ci piace che le persone decidano di ritrovare il tempo e la passione di riparare alcuni oggetti, come nel kintsugi o più prosaicamente per poterli rivendere, di reinventarli e di riportarli agli antichi splendori.
Riscopri un mondo che non spreca, un mondo che dà valore alle cose e considera tutto prezioso, sempre, con Mercatopoli