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Jalina Bardi: riuso creativo per Mercatopoli!

Giovedì 06 Ottobre 2011
Silvia Dal Corso

La sezione ecoartisti ha sempre riscosso un grande successo e sono in molti a contattarci per farne parte, raccontando il loro lavoro e le loro opere come artisti ecosostenibili. Anche Jalina Bardi vuole farci conoscere il suo lavoro e i suoi progetti.

Jalina ci ha detto: «È chiaro che siamo in un’era di cambiamento, un momento in cui le nostre certezze non sono più tali e dopo aver cercato per anni di uniformarmi al target e alla massa mi sono detta “le capacità le ho, sono brava con la manualità, quindi è il momento di usare le mie capacità, è il momento di creare!”».

In questo modo è iniziato il suo desiderio creativo e la sua opera come artista ecologico, attività basata sul pensiero che “ sopravvive alla selezione naturale l'essere che meglio riesce ad adattarsi ".

L'elemento distintivo per Jalina è non limitarsi a riprodurre cose già viste, ma continuare a ricercare, ideare, superare i preconcetti e quindi imparare a vedere oltre a quello che già esiste.

Jalina nasce come ceramista, passa quasi per caso alla scultura e si accorge che le sue mani si mettono al lavoro con una naturalezza che la sua mente non sospetta e, come le casalinghe preparano il sugo per la pasta ascoltando il notiziario, lei crea in automatico. Crea dando forma a parole non dette, a pensieri che non si sa come esprimere.

Dopo un periodo di creatività il lavoro si ferma, saltando tre anni, e ricomincia quando le nasce un bimbo. È in questo momento che Jalina passa dall’essere artista all’essere ecoartista, perché inizia un nuovo tipo di ricerca, sviluppa laboratori per i bambini delle scuole elementari usando materiale di scarto e in particolare la plastica, che ha il grande vantaggio di non costare nulla e di non necessitare cottura, quindi la creazione è economica e semplice.

riuso creativo

La grande qualità della plastica, come materiale di recupero, è la sua trasparenza, la leggerezza, i colori vivaci e la possibilità di unirla a perline, bottoni e altre cose colorate che si possono reinventare con applicazioni inaspettate. E soprattutto, il suo pregio più grande è che si trasforma!

La possibilità di trasformazione data dalla plastica è che da una bottiglia raccolta chissà dove, gettata via come un rifiuto, si può creare qualcosa di bello tagliandola e lavorandola, qualcosa che può decorare le nostre abitazioni o si può indossare come un monile. Cosa si può chiedere di più a un materiale?

In questo modo Jalina comprende e ci insegna che sono i materiali stessi a fornire l’ispirazione creativa, che fanno vedere oltre ai propri preconcetti e permettono di avere delle folgorazioni artistiche con una semplice passeggiata di fronte a cumuli di materiali di scarto che finirebbero eliminati: plastica, sabbia,trucioli di legno e carbone o molto altro.

Durante la sua opera creativa Jalina scopre anche che la plastica PET resiste agli agenti atmosferici: pioggia,vento, sole, neve. Pertanto crea le sue prime installazioni all'aperto, giocando coi colori e con la fantasia.

Oggi Jalina insegna in laboratori didattici e sogna un laboratorio itinerante per adulti grazie al quale insegnare a realizzare elementi di arredo e verde urbano per recuperare materiali di scarto con cui dar vita a opere artistiche per la comunità. Ci ha detto: «Mi piace pensare che queste persone un giorno, passeggiando, possano dire "Bello vero? Pensa, parte di quello l'ho fatto io!".».