Quaderno d’esercizi per liberarsi delle cose inutili
È uscita da qualche mese in Italia la collana “Quaderni di Esercizi” dall’editore Vallardi. La collana originale è francese (Editions Jouvence), come anche tutti gli autori. Si tratta di una serie di veri e propri quadernetti, stampati in carta riciclata, ricchi di illustrazioni e di pratici consigli sui temi del benessere quotidiano e dell’allenamento alla felicità.
Alcuni hanno nomi molto simpatici: c’è il quaderno “per rimanere zen in un mondo agitato”, quello “per scoprire i propri talenti nascosti”, “per mollare la presa” e anche il quaderno “anti-crisi”.
Uno di questi, in un certo senso, ha molto a che fare con noi e con le scelte e le proposte che Mercatopoli fa ogni giorno.
È il "Quaderno d’esercizi per liberarsi delle cose inutili", scritto da Alice Le Giuffant e Laurence Paré. La prima, insegnante e madre di due figli, è impegnata nell’ecologia ambientale, sociale, famigliare e relazionale, la seconda dopo anni di lavoro nel marketing, ha ripreso gli studi per poi dedicarsi all’educazione alternativa.
Con questa premessa è chiaro il legame che abbiamo con questo piccolo e utile quadernetto che attraverso semplici consigli e veri e propri esercizi da vivere in modo assolutamente personale, aiuta il lettore a comprendere come gli oggetti a volte hanno il potere di sopraffarci. Con poche mosse mirate possiamo imparare a liberarci non solo delle cose che non utilizziamo, ma anche del tempo, dello spazio e dell’energia che comporta averle in casa.
Insomma, un percorso per sentirsi più leggeri, per svincolarsi da qualcosa che a volte può diventare opprimente.
“Sbarazzarsi delle cose inutili è un passo volontario e meditato che porta a mollare la presa sulle vostre convinzioni, le vostre paure e a rinunciare al superfluo per privilegiare ciò che per voi è essenziale. È un processo di crescita personale, che vi aiuterà a semplificare la vostra vita e, soprattutto, a valutare i vostri veri bisogni per potervi realizzare pienamente”.
Le modalità con cui arrivare a scegliere le cose di cui liberarsi sono molteplici. Ad esempio iniziando da liste in cui mettiamo tutte le cose che nella nostra vita ci sembrano “intasate”: l’impiego del tempo, gli armadi, il garage, la posta elettronica, i cassetti della scrivania, i ricordi, le relazioni familiari e anche il frigo, lo stomaco o il bidone delle immondizie.
Una volta identificati gli ambiti della nostra vita troppo ingombranti, in modo coscienzioso e responsabile, il quaderno ci invita fare luce sul risultato: solo comprendendo come si sta bene senza quelle cose, quanto tempo e quanta energia si guadagnano, si potrà dare un senso a questa operazione di total decluttering personale e fisico (quindi anche interiore), legato concretamente alla nostra casa e agli spazi in cui abitiamo e al nostro benessere.
Il quaderno è molto simpatico ed è pieno di chicche: ci fa notare come potremmo traslocare in una casa più piccola una volta che avremo liberato la nostra di tutte le inutilità che ci circondano, oltre a sottolineare quanto potremmo risparmiare con i soldi ricavati da un minore affitto o dalla vendita di oggetti (per noi) inutili. E il guadagno è anche in salute e benessere del pianeta, saturo a causa di un’incessante produzione di cose materiali.
Liberarsi delle cose inutili (magari vendendole in un mercatino dell’usato) ci permetterà di modificare i nostri comportamenti d’acquisto e di ridurre in modo considerevole il nostro impatto sull’ambiente.