Mobilità sostenibile: le buone pratiche quotidiane!
Tra le buone pratiche per la sostenibilità ambientale che possono permettere un cambiamento delle abitudini in ottica ecologica, spicca la mobilità, a cui viene abbinato il termine sostenibile. L’impegno del cittadino (e delle istituzioni) dovrebbe essere diminuire l’impatto ambientale, sociale ed economico generato principalmente dai veicoli privati.
Wikipedia segnala in particolare i punti critici sui quali la mobilità sostenibile fa una leva efficacie:
• l'inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra;
• l'inquinamento acustico;
• la congestione stradale;
• l'incidentalità.
• il degrado delle aree urbane (causato dallo spazio occupato dagli autoveicoli a scapito dei pedoni)
• il consumo di territorio (causato dalla realizzazione delle strade e infrastrutture)
Cosa significa tutto questo? In termini pratici per le persone significa ragionare anche in termini ambientali ogni volta che ci si appresta a fare uno spostamento. In pochi sanno che per tratte inferiori ai 4 km in città non conviene usare l’auto: ci si mette di più, si congestiona il traffico e, in alcuni casi, ci si stressa anche parecchio.
Le soluzioni sono alla portata di tutte le persone che abbiano a cuore la propria salute e la salubrità dell’aria della propria città.
Ecco alcuni consigli per rendere più sostenibili i propri spostamenti:
La prima cosa da fare è preferire l’uso di mezzi pubblici, della bicicletta e dei propri piedi per tutti gli spostamenti che lo consentono. Andando a piedi o in bicicletta ci si mantiene in forma, ci si ammala di meno e si evita di dover andare in palestra alla sera o nei week end, guadagnando tempo prezioso da dedicare alla famiglia o ai propri interessi e, ovviamente, risparmiando.
Un altro consiglio è di cercare dei compagni di viaggio: vedere viali congestionati dal traffico in cui nelle auto incolonnate c’è un solo passeggero fa davvero tristezza. Viaggiare in compagnia significa risparmiare e passare il tempo in modo piacevole.
Esistono molti modi per ottimizzare i viaggi di lunga percorrenza e i piccoli spostamenti. Alcuni di questi sono i servizi di car pooling o il car sharing.
Il car pooling è una banca dati di viaggi nazionali e internazionali: dopo essersi registrati si può offrire o cercare un passaggio.
Il car sharing invece è un servizio di abbonamento attraverso il quale si può prenotare l’auto solo quando serve effettivamente. Non possedere l’auto è un vantaggio economico personale. Il car sharing in Italia attualmente è presente solo in alcune città.
Un altro strumento molto interessante è Jungo, una risposta agile alla mobilità, un surf sulle correnti di traffico: Jungo è una sorta di autostop sicuro i cui fruitori sono tesserati e riconoscibili. A differenza del car pooling e del car sharing Jungo non ha bisogno di preventiva prenotazione ed è quindi molto più versatile.
Altri strumenti interessanti sono il piedibus e il bici bus, con cui si organizzano i viaggi per raggiungere la scuola da parte dei bambini e dei ragazzi, attraverso opportune fermate con accompagnatori adulti. Un ottimo modo per arrivare a scuola più vispi, fare movimento e diminuire lo spostamento di auto, oltre che ottimo strumento di educazione stradale e ambientale.