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Katia Di Maglie: ecoartista creativa

Lunedì 14 Maggio 2012
Elisa Artuso

Katia Di Maglie è autrice del blog Artoleria e come molti ecoartisti appassionati di riuso creativo ci ha offerto il suo particolare punto di vista su questa pratica sempre più diffusa e affascinante che trova molti adepti tra i clienti di Mercatopoli.

I negozi del recommerce, infatti, sono una grande fonte d'ispirazione per le persone che amano recuperare mobili o oggetti, ristrutturarli, ricreare perché, come nei mercatini di un tempo, nei negozi dell’usato si trovano moltissime cose particolari, antiche e non, che possono essere ricreate e rinnovate.

“Il riuso è affascinante – ci ha detto Katia – ma la cultura dell’ecologia in Italia è ancora acerba, anche se imprescindibile. Non sempre il recupero è sinonimo di bellezza: gli oggetti recuperati hanno un impatto iniziale forte, stupiscono, ma poi devono essere anche pratici e belli da vedere.”

Katia ci ha fatto notare che non sempre recupero significa ecologia, perché vanno analizzati anche i materiali con cui si lavora, ad esempio i collanti. A volte un oggetto recuperato viene salvato dalla discarica, ma poi diventa indiffereziabile. “Per questo – continua Katia – ritengo che gli oggetti, anche quelli decorativi, debbano essere fatti in modo tale da poter essere indossati nel tempo, per bellezza, contemporaneità e vestibilità, e al tempo stesso devono essere ricreati in modo ecologico”.

Katia ha iniziato da poco la sua attività: realizza piccoli accessori per l’home decor, accessori moda con materiali di recupero come collane, fasce per capelli, bracciali, spille e non dà limiti di applicazione ai pezzi che produce. Più che l’oggetto finale in sé, Katia valorizza la sua versatilità, la possibilità di utilizzarlo in molti modi.

artoleria

Un esempio? I tappi di alluminio: ottimi per fare spille, i bottoni e le decorazione per altri oggetti. Le idee di Katia spaziano tra le miniature, attraverso cui realizza piccoli mondi o personaggi, ma si fanno strada anche oggetti che si ispirano a forme e colori nuovi e particolari. La sfida è di costruire oggetti interessanti a partire da materiali di scarto, trasformandoli completamente.

“Il riuso è diventato molto trendy - ci dice Katia – e quando ho iniziato nel 2006 molte persone arricciavano il naso, pensando che la base materiale dei miei lavori fossero prodotti destinati ai rifiuti, in particolare per quanto riguarda gli oggetti da indossare.”

La bellezza di questa passione è che spesso viene da una tradizione di famiglia: Katia si è ispirata alla capacità di suo padre di aggiustare qualsiasi cosa, dagli utensili agli elettrodomestici, fino a trasformare qualsiasi oggetto ridefinendone la funzione e la bellezza. Lei stessa ha imparato a non buttare via niente e a lasciarsi trascinare dall’ispirazione del momento.

Il suo hobby è diventato un’attività molto più coinvolgente da quanto ha iniziato a fotografare le sue creazioni e a condividerle sul suo blog Artoleria, da visitare assolutamente!