Ecocucina: ecologia ai fornelli!
È possibile diminuire il proprio impatto ambientale attraverso l'attività in cucina? Abbiamo parlato più volte della possibilità di diminuire la nostra impronta sul pianeta attraverso un utilizzo consapevole delle risorse.
Condividiamo e diffondiamo la cultura del riuso e del risparmio, si offrono spunti per acquisti mirati e nella pratica si consiglia spesso di fare attenzione al packaging, alla provenienza e qualità dei prodotti. Rifornirsi attraverso i gruppi d’acquisto solidale, frequentare negozi e mercatini dell’usato, acquistare prodotti locali e diminuire gli sprechi alimentari sono le prime cose da prendere in considerazione per spostare in modo critico e consapevole il proprio impatto consumistico.
Ma in realtà possiamo fare anche molto di più: Lisa Casali, eco e foodblogger, attraverso il suo sito e i suoi libri offre moltissimi spunti a chi vuole essere realmente green anche in cucina, non solo acquistando meglio, ma anche imparando a cucinare, ad esempio, sfruttando l’energia della lavastoviglie o utilizzando tutti gli scarti di cucina che in genere finiscono nei rifiuti organici o – per i più virtuosi – nella compostiera domestica. I suoi libri “ Cucinare in lavastoviglie”, “La cucina a impatto zero” ed “Ecocucina” non sono solo un concentrato di idee, ma anche la condivisione di una filosofia che ridà al cibo e a tutto ciò che è saporito e commestibile il giusto valore.
Su cosa di basa questa filosofia?
Innanzitutto sulla diminuzione degli sprechi alimentari e domestici, spiegando come ridurre la mole dei cibi che finiscono nella spazzatura. Oltre a questo, Lisa Casali aiuta i suoi lettori ad avere una maggiore consapevolezza nel cucinare o consumare non solo la frutta e verdura di stagione, ma anche le parti meno appetitose degli alimenti, come ad esempio le bucce. Attraverso i suoi consigli possiamo imparare a non sprecare bucce, torsoli, avanzi di vario genere assolutamente commestibili e saporiti di cui però in genere non sappiamo cosa fare. A volte con questi ingredienti si possono ottenere polveri per insaporire piatti salati o dolci o anche per valorizzare focacce, pane o grissini.
E che dire poi della cottura in lavastoviglie? Oltre ad essere interessante dal punto di vista ecologico è una divertentissima chicca. Pensate a come potrete stupire i vostri ospiti o i vostri bambini, dimostrando di preparare parte delle pietanze che mettete in tavola per cena semplicemente mettendole in un contenitore pieno d’acqua all’interno della vostra lavastoviglie. L’uovo è l’esempio più semplice e carino, che viene più o meno cotto a seconda della tipologia di lavaggio. Come si fa?
Ecco la breve descrizione nelle parole di Lisa:
“Prendete un vasetto di vetro con chiusura ermetica poco più grande di un uovo, inserite l’uovo, copritelo d’acqua, chiudete bene il vasetto e inseritelo in lavastoviglie. Usate preferibilmente detersivo prodotto in casa e aceto al posto del brillantante. Impostate il lavaggio normale e premete start. Al termine del lavaggio estraete il vasetto. Sgusciate l’uovo su un piatto: otterrete un tuorlo compatto ma cremoso per nulla sabbioso e di una piacevolissima consistenza. L’albume invece sarà coagulato ma morbido.”
Provare per credere, è proprio il caso di dirlo!
Altre informazioni sul sito Ecocucina.