Creme fatte in casa: il gel all'aloe vera
Con tutte le dermatiti da pannolino della piccola Pulce, ho scoperto le grandiose proprietà del gel d'aloe vera, un toccasana per tutte le irritazioni della pelle e non solo (come già ci abbiamo scoperto negli articoli di Cinthia Vieira e di Marzia Berantelli).
Se mi conoscete un po' avrete capito subito che dopo averlo comprato un paio di volte ho cominciato ad arricciare il naso per via dei costi e ho provato a capire come diavolo era composto chimicamente quel tubetto di gel su cui campeggiava la scritta “Aloe vera al 99%”.
Dall'INCI si intuiva che era assolutamente vero che il contenuto era praticamente solo estratto della pianta con qualche conservante, ma insomma come era possibile? Così, come sempre, per saziare la mia curiosità e cercare una soluzione economica per salvaguardare il delicato fondo-schiena ho cominciato a navigare in rete, trovando, come sempre, la risposta ai miei quesiti: una risposta davvero sorprendentemente elementare, il gel d'aloe altro non è che l'interno delle foglie carnose della pianta!
Che dire, potevo non provare ad estrarlo? Armata di un coltello ben affilato (ne ho un paio di quelli in ceramica che sono perfetti per questi lavori di precisione) ho reciso una delle foglie più esterne della mia pianta e magia già dalla sezione si intravedeva il contenuto semitrasparente e toccandolo si sentiva la consistenza morbida!
Ma andiamo con ordine!
Dopo aver reciso la foglia, le ho tolto la parte finale molto stretta, poi, tagliando il più possibile vicino al bordo ho eliminato le piccole punte laterali e infine ho sbucciato ciò che mi rimaneva in mano, ottenendo un rettangolo di una sostanza scivolosissima,vagamente collosa e semitrasparente: il gel d'aloe!
In un semplice mixer da cucina ho inserito la foglia e ho azionato per sminuzzare bene e creare una crema. Il risultato è un gel leggermente liquido, ma assolutamente identico per le sue proprietà a quello che si può comprare nelle farmacie ed erboristerie (sperimentato su una scottatura da soda caustica...). Siccome ovviamente ciò che una foglia di aloe ci regala è più del necessario per una sola applicazione ho provato a trovare dei modi per conservare l'esubero in modo da avere sempre pronta una scorta di toccasana per la famiglia.
Quello più semplice è versare il contenuto in una forma per cubetti di ghiaccio, mettere in freezer e lasciar congelare. Una volta pronto estrarre il contenitore, far uscire le formine e riporle in un sacchetto di plastica in congelatore: ogni volta che vi brucerete con il forno, o di ritorno da una giornata di sole, potrete prendere uno dei vostri cubetti e passarlo là dove serve ottenendo un immediato sollievo.
Se invece preferite che il vostro gel sia un po' meno acquoso e si presenti in forma cremosa e non volete congelarlo, potete renderlo più denso con un addensante naturale come l'agar agar (gelificante vegetale) o con la gomma xantano (usata in cosmesi naturale proprio a questo scopo) usata nelle giuste proporzioni rispetto al peso del composto da voi ottenuto.
Se poi volete che il vostro gel abbia una durata più lunga potete aggiungere una soluzione conservante come quella a base di potassio sorbato e sodio benzoato consigliata dalla Regina del Sapone sul suo blog.
Se amate l'effetto “ghiaccio” potete arricchire il vostro gel con qualche goccia di olio essenziale di menta piperita, se preferite aumentare le proprietà lenitive dando un aroma piacevole potete aggiungere olio essenziale di lavanda... insomma una volta ottenuta la vostra “spremuta di Aloe vera” potete adattarla facilmente alle vostre necessità!
Ah... dimenticavo di dirvi... tenere in casa una pianta di aloe vera è davvero semplice: non richiede praticamente alcuna attenzione, se non quella di essere tenuta al riparo e in luogo caldo in inverno!
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