8 marzo: non solo festa della donna
In questi giorni gironzolando ho visto che sono già spuntate tante belle mimose qua e là, così un po' per gioco e un pò per curiosità mi sono documentata del perchè in passato la scelta è ricaduta su questo fiore. Alla base, nel lontano 1946, l'Unione delle Donne Italiane scelse la mimosa perché era un fiore che cresceva rigoglioso nei giardini romani, fioriva i primi di marzo e aveva un costo piuttosto basso.
Ma già agli inizi del Novecento, negli Stati Uniti, in seguito a lotte operaie che vedevano coinvolte in prima linea delle donne, rimaste poi vittime di un grande incendio in una fabbrica tessile, venne istituito l'8 marzo come giornata di lotta internazionale delle donne. Col diffondersi delle rivendicazioni femminili in merito ai diritti, alle condizioni sociali e alla considerazione delle donne nel corso degli anni successivi, divenne poi la giornata simbolo delle donne per eccellenza. Iniziò così il riscatto di quello che era considerato da sempre "il sesso debole".
A questo punto mi sento di fare una piccola considerazione personale. Oltre sessant'anni fa l'ONU dichiarava l'8 marzo come Giornata Internazionale della Donna, dichiarava pari opportunità sociali, politiche ed economiche della donna.
Purtroppo i fatti quotidiani ci mettono di fronte a una realtà a volte un po' differente: discriminazioni e violenze, sia fisiche che psicologiche sono ancora all'ordine del giorno in molti paesi del mondo. Mi viene in mente l'Arabia Saudita, tanto per fare un esempio, dove donne e ragazze sono limitate nello svolgere una vita "normale" come la nostra; limitate da questioni sociali e religiose ad amibire il più delle volte a un'istruzione universitaria o a ruoli di rilievo in campo lavorativo.
Anche qui da noi la storia non è poi tanto diversa: le violenze ci sono, molto più spesso di quanto immaginiamo, il più delle volte in ambito familiare, e questo non sò ma a me fa riflettere.
Mi ritengo una persona fortunata e quest'anno quando mi regalerò il mio rametto di mimose credo proprio che un pensiero in più andrà a chi è meno privilegiato di me.
Felice 8 marzo a tutte!