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Unlearning: vivere di baratto diventa un’avventura

Lunedì 14 Aprile 2014
Annalisa Aloisi

Qualche giorno fa stavo vagando nella rete in cerca di informazioni sul baratto, un po’ per gioco, un po’ per necessità, un po’ perché mi servivano informazioni documentate. Mi sono imbattuta in un articolo su un’iniziativa che mi ha colpito tantissimo. E che un po’ invidio.

Anna e Lucio, una giovane coppia di Castelletto in Liguria, e la loro figlia di 5 anni Gaia, sono partiti il 5 aprile, per 6 mesi, alla scoperta dell'Europa praticamente a costo zero, o quasi. Il pagamento degli spostamenti, del vitto e degli alloggi avverrà infatti attraverso uno scambio equo di tempo, di lavoro e della propria abitazione.

Wwofing (ospitalità in cambio di lavoro in fattorie biologiche), WorkAway (ospitalità in cambio di sostegno a progetti di strutture indipendenti nel mondo dell’arte, della cultura e dell’educazione), Home Excange (scambio di appartamento) e Couch Surfing (“scambi di divano”, ospitalità con altre famiglia) e tanti altri modi di vivere un viaggio in modo alternativo. “Assaggeremo la vita in una fattoria biologica, proveremo un’esperienza di co-housing, di vita in Ecovillaggio, saremo ospiti di progetti educativi, di piccole comunità e dei loro sogni. Ci ospiteranno in cambio del nostro sostegno materiale ai loro progetti di vita indipendente” raccontano “Utilizzeremo il tempo come moneta, affronteremo i nostri spostamenti affidandoci agli utenti di BlaBlaCar, una comunità virtuale attiva in dieci paesi europei che permette di condividere i costi di spostamento utilizzando l'auto messa a disposizione da un utente (…) Vogliamo mettere al centro della nostra esperienza l’essere umano provando a disimparare il vecchio stile di vita”.

Da dove è arrivata questa meravigliosa ispirazione? A quanto pare la piccola Gaia ha in questo un ruolo fondamentale. Quando un giorno Anna ha visto la piccola disegnare un pollo con 4 zampe si è chiesta il perché gaia lo immaginasse così. Poi la risposta è arrivata al supermercato. Nelle confezioni di pollo che compravano abitualmente c’erano 4 cosce. Gaia aveva dato per scontato che appartenessero tutte allo stesso povero pollo. Niente è più disarmante della logica ferrea di un bambino. “Quel disegno era l'espressione del nostro sistema consumistico - spiegano i due genitori - un sistema che porta i più piccoli a pensare che i supermercati siano delle moderne fattorie dove i polli hanno quattro zampe e le galline quattro ali proprio così come si vedono nelle confezioni in vendita”.

Unlearning (letteralmente disimparare) è il nome del progetto. Un esperimento sociale, come lo definiscono Anna e Lucio, che presto diventerà anche un documentario. Dopo la prima esperienza presso una famiglia inglese che li ha ospitati per un mese hanno preso coraggio e hanno deciso di autofinanziare il documentario, di cui si può vedere il trailer su Youtube, con una raccolta fondi sul web (crowdfunding) e pre-vendendo il documentario.

Insomma un’esperienza bellissima e costruttiva, ma anche molto difficile per certi versi. Abbandonare tutte le certezze e partire.

Chi volesse seguire questi nuovi avventurieri della decrescita può trovarli sulla loro pagina Facebook.

Ora i ragazzi sono nell’ecovillaggio di Ciumara Ranni, in provincia di Siracusa. E fanno una richiesta:

Per migliorare questo progetto servono alcune cose:

Chi avesse voglia di fare parte dell’avventura o anche solo di dare una mano potrà contattarli su Facebook o inviando una mail a family@unlearning.it.

Non vi viene voglia di mollare lo stress, la quotidianità, fare la spesa, fare benzina, fare i conti, alzarsi la mattina con nessuna voglia di andare in ufficio, preparare i bambini, correre… Non vi viene voglia di lasciare tutto e partire?




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