Porcellane usate: ritrovare un'arte antica e preziosa
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Porcellane usate: ritrovare un'arte antica e preziosa

Lunedì 21 Settembre 2015

Le porcellane sono oggetti dal fascino senza tempo, preziose, frutto del lavoro minuzioso di grandi artisti che nel corso dei secoli hanno tramandato e diffuso nel mondo, a partire dalla Cina addirittura del VII secolo d.C. fino ad approdare in Europa ‘solo’ nel XIII secolo.

La preziosità, la delicatezza e la bellezza di molti oggetti in porcellana li rendono unici e molto ricercati. Per oggetti in porcellana Capodimonte ad esempio, fulgido esempio di manifattura italiana, si arrivano a spendere centinaia di euro, se non migliaia. Ma splendidi esemplari si possono trovare anche in molti mercatini dell’usato, e sicuramente nei negozi Mercatopoli vengono valutati con grande attenzione da esperti del settore, che sono in grado di riconoscerne il valore e la provenienza.

Le porcellane usate infatti sono spesso pezzi da collezione di grande pregio e contesi dagli appassionati che arrivano da molto lontano alla ricerca di qualcosa di davvero unico e spettacolare.

Cos’ha quindi di speciale la porcellana? Che sia la sua origine così umile, innalzata ai livelli più alti della bellezza e dell’arte? Infatti la porcellana non è altro che argilla, semplice terra, in cui caolino e feldspato nelle giuste dosi si amalgamano in un equilibrio perfetto.

La ceramica si fabbrica unendo all’argilla dell’acqua e modellandone la pasta secondo la forma voluta. In seguito viene cotta in un forno ad elevatissime temperature diventando solida. La porcellana richiede un procedimento più complesso e la presenza di sostanze chimiche come il caolino, un tipo di quarzo e il feldspato. Viene cotta per due volte, prima ad una temperatura tra i 700 e i 1000 gradi e successivamente tra i 1200 e i 1500 gradi. In questo modo si ottiene una ceramica compatta e priva di pori.

La porcellana era molto ambita nel XVII secolo ed estremamente costosa, tanto che era definita ‘oro bianco’. I primi a riuscire nella produzione di porcellana dura, come quella cinese, furono gli artigiani della Sassonia, che mantennero a lungo il segreto per la Manifattura di Meissen, ancora oggi il maggiore produttore di oggetti di pregio europeo. In qualche modo gli artigiani, con la loro sapienza e le loro abilità, avevano trovato in qualche modo la pietra filosofale, semplice terra che si trasformava in oro bianco.

Successivamente la 'ricetta' fu scoperta, trafugata, spiata o come si vuole pensare e si diffuse in tutta Europa, arrivando anche in Italia. Le porcellane Ginori e Capodimonte sono i fiori all'occhiello del made in Italy, apprezzate e richieste in tutto il mondo.

La porcellana richiede un lavoro delicato, paziente, meticoloso e il risultato della lavorazione dipende da molteplici fattori, dalla raccolta delle materie prime alla modellatura alle ripetute cotture in forno alla decorazione e cottura finale a 1400 gradi. Per questo una porcellana non sarà mai uguale all’altra, ma ci saranno sempre differenze nel colore, nello spessore, nelle imperfezioni, più o meno visibili, che sono però segno inconfondibile di un lavoro artigianale.

Voi sapreste riconoscere una porcellana? Personalmente no. Così ho cercato in rete e ho trovato un artigiano che ha lavorato per anni da Ginori che spiega i trucchi per riconoscere la porcellana:

“Per riconoscere la porcellana si può avere un modo rapido di controllo ponendo l'oggetto controluce: la sua trasparenza e la sua translucentezza rivelano la porcellana. Un'altra caratteristica di questo materiale è la brillantezza della superficie, il suono gradevole al tocco, la purezza del colore. In caso di rottura di un oggetto in porcellana la parte interna del coccio si presenta liscia, compatta, impermeabile all'acqua. E qui si ha un altro mezzo pratico e semplice per riconoscere la porcellana: toccando la superficie di rottura del frammento, con la lingua, se questa scivola senza difficoltà si tratta di porcellana, se invece trova una certa aderenza siamo in presenza di un altro materiale che può essere ceramica o maiolica o terraglia.” (Alessio Farnetani)

A Mercatopoli capita spesso di avere in esposizione porcellane usate di grande pregio in attesa solo di essere trovate da chi sa apprezzarle e prendersene cura. Perché una porcellana non è cosa da tutti, è un elemento molto particolare in un ambiente, ma non sempre facile da collocare. Eppure sa risplendere di luce propria, tanto da meritare quasi sempre, in un soggiorno, un posto d’onore.

Se ami le porcellane di pregio, se vuoi vendere le tue porcellane usate i negozi Mercatopoli sono il posto giusto per te.