Digione: pecore ad alta velocità e hotel per insetti
Digione, cittadina francese capoluogo del dipartimento della Côte-d'Or e della regione della Borgogna, continua a distinguersi per le sperimentazioni all'avanguardia.
Solo pochi mesi fa aveva fatto parlare di sé per la collaborazione tra ferrovie ed eco-pastorizia, innovativo progetto che ha visto le pecore impegnate sulle linee dell'alta velocità a divorare grandi quantità di erbe spontanee, tra cui il Poligono del Giappone, una specie invasiva difficilmente estirpabile, che può raggiungere i tre metri d’altezza e che colonizza di preferenza le scarpate e le rive dei corsi d’acqua.
Pecore, un aiuto contro le erbe che invadono i binari
La pianta che si sviluppa molto in fretta, invadendo talvolta i binari ferroviari, impedisce ad altre specie di sopravvivere. Ma non solo. Gli unici in grado di distruggerla sono le pecore poichè le macchine usate per la falciatura ne favoriscono la moltiplicazione, arrivando a diffondere le spore e i semi su altri terreni.
Questi animali sono i privilegiati rispetto ad altri erbivori perchè ben si adattano ai terreni scoscesi, oltre ad avere una natura mansueta e mite, ideale per brucare ai bordi di strade trafficate, tant'è che non si scompongono nemmeno di fianco ai Tgv lanciati a 300 km/h.
Perché un hotel per insetti?
Concluso con successo il primo esperimento, per un totale di 13mila m di binari, e iniziato il secondo che coinvolge altre due tratte a Dole, circa 50 km da Digione, nella cittadina si sono inventati un nuovo progetto: l'Hotel per insetti, ovvero una struttura in legno integrata con la facciata del nuovo palazzo che ospita gli uffici di Réserves naturelles de France e di Alterre Bourgogne.
Alto 6 metri, si compone di 61 cassetti di dimensioni molto piccole, disposti su diversi livelli per permettere ai volatili il giusto riparo e separati dall’ambiente esterno da semplici reti metalliche, così da potergli permettere un movimento continuo. L'hotel, inaugurato solo qualche giorno fa, attende i primi graditi ospiti che saranno, dicono gli esperti, prevalentemente farfalle, api, coleotteri e altri insetti volanti.
Qui potranno dar vita a una piccola riserva naturale che si creerà all'interno di ogni cassetto, costruito con tronchi scavati, fascine e frammenti di pianelle. L'obiettivo è duplice: da una parte preservare la biodiversità e l'impollinazione che svolgono naturalmente questi insetti, dall'altra aiutare ricercatori e scienziati a studiare il comportamento degli insetti, base indispensabile per cercare di trarne indicazioni sia in chiave etologica, sia in funzione di indicatori della quantità di pesticidi utilizzati nella regione.