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Meno olio di palma per salvare natura e salute

Sabato 26 Marzo 2016
Valentina Zanoni

Olio di palmaOlio. Mediterraneo. Penisola italiana. La dieta, i prodotti tipici, la genuinità della materia prima. Olio extravergine d’oliva. La xidella. Crollo vertiginoso delle produzioni. Crisi per migliaia e migliaia di coltivatori italiani.

E poi ci sono le confezioni di merendine, i cibi precotti, i crackers, le grandi multinazionali dell’alimentazione, gli scaffali dei supermercati che ti saltano addosso e fanno a gara per truffare e camuffare gli ingredienti dei loro prodotti.

Olio di palma. Non mentiamo, chi non ne ha sentito parlare negli ultimi anni? Ormai ci bombardano di notizie e informazioni. Ne sentiamo parlare, questo è certo, ma siamo mai andati a guardare? Ci siamo mai fermati ad approfondire? Che cosa sarà mai questo olio?

Perché l'olio di palma va evitato

Olio di palma

In breve sono foreste e foreste, ettari di verde distrutti, specie animali private del loro habitat naturale per arricchire le grandi distribuzioni, per risparmiare sulla produzione e creare un prodotto sempre più competitivo ed economico, ma meno genuino, buono e conveniente per la salute del consumatore. E nonostante tutto noi, continuiamo a comprare.

Avete mai provato a mangiare una merendina di quelle che vi piacevano tanto? Le classiche, le più famose, il continuum della vostra infanzia… Se non l’avete fatto, provateci! Se prestate attenzione, vi accorgerete che il gusto è cambiato completamente, o quasi. Il prezzo è cresciuto. Le dosi si sono ridotte. La plastica che confeziona è triplicata. Paghiamo il marchio. Paghiamo il capo dell’azienza. Mangiamo la distruzione delle foreste e intacchiamo la nostra salute.

L’olio di palma, così come l’olio di colza e molte altre tipologie di grassi saturi usati nelle grandi produzioni, sono elementi che il nostro corpo non riesce a smaltire facilmente a dosi elevate, che si accumulano nelle nostre arterie e creano, a lungo andare, problemi salutari. Questi ingredienti sono praticamente ovunque (soprattutto in biscotti, merendine e prodotti da forno), si camuffano spesso sotto altri nomi, come grassi idrogenati oppure oli vegetali e, nel caso specifico dell’olio di palma, provengono da piante che crescono e producono velocemente, a scapito di foreste che ci hanno messo secoli ad infoltirsi e creare panorami ed ecosistemi meravigliosi.

Come agire per proteggere salute e ambiente

Olio di palma

Purtroppo siamo invasi da questi prodotti ricchi di oli derivanti dalle coltivazioni intensive e quello che possiamo fare per proteggere l'ambiente e la nostra salute è cercare di scegliere prodotti oil free quando facciamo la spesa o diminuirne il consumo giornaliero.

Dobbiamo iniziare ad avere più coscienza degli acquisti ed informarci sui fatti, senza farci abbindolare delle pubblicità ingannevoli, anche per insegnare ai bambini un'alimentazione più corretta, sana e rispettosa dell'ambiente. Ogni gesto che facciamo, anche se piccolo, è un passo in avanti verso un futuro migliore per le prossime generazioni.  

Non possiamo più definire giusta, o peggio ancora sostenibile, una produzione che nasce dall’abbattimento di intere foreste rigogliose. Non è tutto oro quel che luccica, nemmeno se si tratta di olio.




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