Edilizia sostenibile: 2 esempi a impatto zero
Quante volte durante le nostre camminate in montagna, ma anche a 2500 metri, ormai troppo facilmente raggiungibili, abbiamo incontrato i cartelli "porta a casa i tuoi rifiuti"? E poi guardi a pochi metri da lì ed è pieno di fazzoletti sporchi, carte di merendine, sacchetti vuoti…
Ecco lì mi rendo conto che molti non hanno ancora compreso quanto ci stiamo infilando in un cul de sac. Quante volte ci siamo detti che non possiamo continuare così, che gli sprechi non sono più ammissibili… e poi lasciamo scorrere l’acqua mentre laviamo i piatti o lasciamo le luci accese. Capita, no?
Un’alternativa green c’è, la tecnologia c’è!
Guardavo proprio alcuni giorni fa l’intervista rilasciata da un imprenditore nel campo delle energie rinnovabili. Mostrava un suo prodotto, particolari pannelli fotovoltaici molto efficienti, e parlava in particolare della possibilità di applicare pannelli solari alle auto elettriche. Ciò che ha detto, benchè lo sapessi, o lo immaginassi, mi ha decisamente irritato.
La tecnologia c’è, esiste da anni. Ma gli interessi economici sono più forti. Fino a quando le aziende, le case produttrici non vorranno investire nella green economy, nelle fonti rinnovabili, queste tecnologie rimarranno inutilizzate; un potenziale incredibile, sia dal punto di vista ecologico che economico, non sfruttato. Sì, anche economico.
È chiaro che fino a quando rimarremo miopi di fronte alla realtà non potremo vedere oltre al nostro naso, ma i fatti sono di fronte a tutti. Il petrolio, così come in genere i combustibili fossili e le fonti di energia non rinnovabile, non è infinito, l’approvvigionamento è causa della maggior parte delle guerre, civili e non. E quindi? Nel nostro piccolo che possiamo fare? Ridurre gli sprechi, convertire nel limite del possibile, le nostre case e le nostre aziende verso fonti di energia rinnovabile, ridurre i consumi, riutilizzare, riparare, riscoprire l’economia circolare.
Esempi di edilizia sostenibile e a impatto zero in Italia
Potevo forse non riportare l’eccellenza che ha dimostrato la mia provincia in tema di edilizia sostenibile? Dicevamo che la tecnologia c’è. È possibile essere autosufficienti dal punto di vista energetico, tutto sta nella volontà, ovviamente non solo del singolo, di trovare le soluzioni.
Due sono le opere di cui in Trentino possiamo vantarci in modo sfrontato:
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La prima casa completamente autosufficiente in Italia. È prevista per il 2017 la consegna della prima casa con certificazione Living Building Challenge. Non solo è del tutto autosufficiente da un punto di vista energetico, tanto da poter fornire energia anche all’esterno, ma tutto ciò che è al suo interno viene prodotto, trattato e gestito sul posto, dal cibo al compost, dall’energia elettrica alla produzione di acqua calda sanitaria.
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L’asilo a impatto zero è invece già pronto ad accogliere i 45 bimbi a Martignano, un sobborgo di Trento. L’energia solare e geotermica lo rendono autosufficiente al 100%, il tetto seminato a prato permette di non disperdere il calore. Ha ricevuto il massimo punteggio della certificazione Arca e, udite udite, si tratta di un progetto finanziato, progettato e realizzato dal servizio di edilizia pubblica del Comune di Trento. Ah, ma allora si può!