Risparmio ambientale: quanto fa bene l'usato?
Si parla spesso di usato evidenziando l’aspetto del risparmio economico, senza approfondire più di tanto quello legato ai benefici per l’ambiente.
È invece questo il vero risparmio su cui tutti ci dovremmo concentrare quando decidiamo di vendere o acquistare usato.
Quanto fa bene l’usato al pianeta? Mettiamola così, secondo la Second Hand Effect 2021 condotta dall’Istituto Svedese di Ricerca Ambientale per conto di Subito.it sono stati risparmiati nel corso dell’anno 5,6 milioni di tonnellate di CO2 grazie alla compravendita di usato, così come 293 tonnellate di plastica che sarebbe stata destinata alla produzione di tessuti.
Significa azzerare l’impatto annuale di ben 770.000 persone. Pensa che per raggiungere lo stesso risparmio non basterebbe fermare il traffico a Roma per un intero anno!
Altre indagini scientifiche sugli effetti del riuso
Secondo i dati emersi dall’Osservatorio Second Hand Economy 2021 realizzato da BVA Doxa sempre per Subito.it, il valore generato dal settore dell’usato nel corso dell’anno è stato di 24 miliardi di euro, corrispondente all’1,4% del PIL della nazione. A questo traguardo avrebbe dato un notevole impulso l’online, che costituisce quasi il 50% del volume d’affari.
Come emerso dal Rapporto Nazionale sul Riutilizzo 2021, questi dati rappresentano solo un’interpretazione parziale di un settore estremamente complesso. In ogni caso, testimoniano una tendenza in costante crescita. La maggior parte delle persone decide infatti di comprare usato perché dà valore alle cose e perché è una scelta sostenibile.
Secondo i dati raccolti dall’istituto svedese nel Second Hand Effect 2021, l’usato impatta su:
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Cambiamento climatico: le emissioni di anidride carbonica sono la principale componente del gas serra, si è quindi risparmiato l’equivalente di anidride carbonica che 27.200 ettari di bosco assorbirebbero nell’arco di un anno;
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Consumo di risorse: energia, combustibili, minerali e molto altro sono stati risparmiati, ad esempio dall’indagine è emerso un risparmio di 2,2 tonnellate di acciaio che corrisponde alla quantità necessaria per costruire 17.000 Statue della Libertà;
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Emissioni di particolato: questo genere di emissioni è nocivo sia per la salute, quindi per la sua capacità di raggiungere l’apparato respiratorio, sia per l’ambiente.
Il risparmio ambientale dovuto alla compravendita di usato è quindi a 360 gradi.
L’impatto dell’usato sull’utilizzo di acqua
Ormai tutti sappiamo che per produrre una classica t-shirt sono necessari 2.700 litri di acqua. I settori della moda e delle calzature sono quelli che in assoluto sfruttano di più questo bene.
Ora, sappiamo anche che di recente l’Onu ha lanciato l’allarme acqua. L’acqua, quello che per molti viene considerata una merce con un valore, è prima di tutto ciò che permette al pianeta e ai suoi abitanti di sopravvivere. Secondo il rapporto dell’Onu, 2 miliardi di persone non hanno accesso ad acqua potabile sicura. L’uso dell’acqua è aumentato dell’1% ogni anno fino a rendere la situazione critica a livello globale. E buona parte della responsabilità va ricercata nella produzione sfrenata di oggetti nuovi. Anche soltanto acquistare una maglietta o un paio di jeans usati permette di risparmiare litri e litri di acqua che possono essere utilizzati per scopi più utili.
Il mercato dell'usato contribuisce realmente e fortemente alla sostenibilità economica, sociale e ambientale del pianeta: con un piccolo gesto come vendere o comprare usato, si può fare davvero la differenza nel presente e soprattutto per il futuro. Ecco perché scegliere l'usato è la scelta più intelligente che possiamo fare.
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