Giornata mondiale della Pace - 1 gennaio 2014
1 gennaio, è il primo giorno dell’anno. Ma è anche la giornata mondiale della pace. La pace (o meglio, la mancanza di) è purtroppo un argomento sempre attuale. Anche in questo momento storico in cui troppe regioni del mondo sono piegate da guerre e rivolte e in cui, anche in Italia., spesso si perde il significato di questa parola.
Da piccoli era decisamente semplice: pace era stare insieme, non litigare e condividere i giochi. Crescendo la parola pace acquista nuovi significati e una convivenza pacifica diventa sempre più complicata perché l’integrazione tra persone che pensano e credono in cose diverse non è, purtroppo, scontata.
La pace dovrebbe partire da piccoli gesti, i nostri di tutti i giorni, piccole cose che fanno sorridere e stare bene sia chi li fa che chi li riceve.
Il simbolo della pace, universalmente conosciuto, è stato creato nel 1958 dall’artista Gerard Holton e significa Disarmo Nucleare, è stato poi ripreso e reso famoso nel corso degli anni ’60 come simbolo dell’antimilitarismo.
E’ talmente semplice e facilmente replicabile che, nonostante la sua genesi si sia persa nel tempo (a me piace la versione secondi cui, rappresenta una mano aperta) il suo significato pacifista è rimasto invariato fino a noi.
La bandiera della pace invece è nata nel 1961 in Italia durante la marcia della pace Perugia Assisi. Si tratta di una bandiera arcobaleno i cui 7 colori (viola, blu, azzurro, verde, giallo, arancione e rosso) sventolano portando al loro centro la parola “pace”; bianca, lo avrete notato anche voi, come la famosa colomba della tradizione cristiana.
La bandiera della pace è ritornata famosa nel 2002 quando capeggiava su tutti i balconi grazie alla campagna apolitica “Pace da tutti i balconi”, contro l’allora imminente guerra in Iraq.
Inutile dire che ai tempi anche io avevo la mia bandiera della pace sul balcone, e che il simbolo della pace era ben visibile sul mio zaino di scuola.
Mahatma Gandhi è invece la persona simbolo della pace. Vissuto in India dal 1862 al 1948 è stato un’importante guida spirituale per il suo paese. Pioniere della resistenza all’oppressione attraverso la disobbedienza civile di massa ha permesso all’India di raggiungere l’indipendenza.
Con le sue azioni “non violente” ha ispirato personaggi quali Martin Luther King e Nelson Mandela.