Carnevale a Mercatopoli: idee e riuso creativo!
Il Carnevale mi ha sempre suscitato crisi di entusiasmo incontenibile. Così su due piedi non saprei spiegarvi il motivo preciso, però travestirmi mi diverte da morire, più di un ottimo spettacolo comico. Ciò che amo maggiormente di questa ricorrenza è che non capita mai nello stesso periodo dell’anno. É mutevole e variegato, il Carnevale, a partire dalla data della sua celebrazione.
Nutro una particolare avversione per tutto ciò che è confezionato, stabilito, deciso a priori, standardizzato. Mi piace variare un po’, di tanto in tanto: taglio dei capelli, disposizione dei mobili in casa, il percorso che faccio quasi tutti i giorni a piedi per limitare i danni dell’età che avanza.
Il Carnevale mi permette di cambiare pelle almeno per qualche giorno l’anno. É dal lontano 1987 che festeggio anche Halloween, grazie a una mia compagna delle superiori oggi ex metallara e all’epoca probabilmente adoratrice del demonio, ma non siamo mai riusciti ad accertarlo.
Scemenze a parte: fosse per me mi travestirei almeno una volta a settimana. Peccato che sia complicatissimo trovare adulti che mi seguano in questa passione. Un paio d’anni fa il compleanno di una compagna di classe di mio figlio coincideva più o meno con il 31 ottobre. Sua madre ha organizzato una festa: «Mi raccomando, eh! Tutti in maschera, adulti inclusi!»
Non mi sembrava vero. Ho impiegato oltre un’ora di tempo per truccarmi a regola d’arte da strega, una delle mie passioni è disegnare. Se ve la cavate con pennelli e matite è tutto più semplice, l’abbigliamento passerà quasi in secondo piano.
In ogni caso, alcuni travestimenti (come questo) sono semplicissimi da realizzare. Avevo scovato proprio qualche tempo prima una splendida maglia nera con le maniche alla Morticia in un mercatino dell’usato (pure viscosa, costo: 1 euro. Un euro, già, avete letto bene). Sopra ho indossato un vecchio smanicato color vinaccia lungo quasi fino caviglie e con l’orlo asimmetrico passato di moda almeno dal 1993 e un maxi cardigan di pesante lana nera, scarpe con la punta e una scopa di saggina che ho rubato dal garage del vicino di casa.
L’unico accessorio che mancava era il cappello, acquistato all’esorbitante cifra di 1 euro e cinquanta centesimi in una cartoleria. Insomma: con neppure 3 euro, tanta fantasia e un bel po’ di divertimento, mi sono presentata al luogo dell’appuntamento agghindata come la strega Morgana nella sua forma più smagliante.
Bene. Ero l’unica, l’unica con addosso un autentico costume. Una tristezza infinita: i più ardimentosi avevano infilato in testa un cerchietto con i fantasmini o le zucche di Halloween, le donne più sfrontate avevano calcato leggermente il trucco di tutti i giorni e al massimo osato per un rossetto nero. Punto. Tutto qui. Che amarezza!
Se appartenete anche voi alla rara specie degli adulti che adorano travestirsi a Carnevale, ricordatevi che l’armadio di casa (vostra, degli amici, dei vostri genitori) può rivelarsi un’autentica miniera d’oro. Tutti, più o meno, conserviamo capi di abbigliamento datati. Lo facciamo magari perché hanno un valore affettivo e ci spiace regalarli o rivenderli in un mercatino dell’usato.
I travestimenti in assoluto più divertenti sono quelli che riproducono la moda del passato. Ci vuole davvero un attimo per trasformarsi in un perfetto hippy, a volte basta semplicemente partire da un jeans scampanato, il resto verrà quasi da solo.
Se i vostri armadi non sono sufficientemente forniti, potete trovare tutto ciò che vi occorre per il vostro Carnevale a Mercatopoli. Approfittatene per respirare un po’ di infanzia perduta. Come diceva Il Piccolo Principe «Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi se ne ricordano.»