Umbria: 4 giorni tra Bevagna e la valle Umbra - 4
E siamo giunti finalmente alla fine del lungo weekend in Umbria, tra Bevagna, le Marmore, Spello, Spoleto, Gubbio e Assisi. L’ultimo giorno della nostra vacanza ci siamo svegliati sotto un cielo denso di nuvole, pronto a salutare con qualche lacrima di pioggia il nostro rientro.
Abbiamo deciso di muoverci in fretta, finché le nuvole mantenevano un po’ di clemenza, per fare una visita a Montefalco e Todi. Montefalco entra a pieno titolo nei paesi più graziosi della nostra visita. Anch’esso abbarbicato sul cucuzzolo di una collina che domina la valle, è circondato dalle mura medievali e ha una piazza davvero degna di nota, dalla forma ellittica particolare, forse unica nel suo genere.
La domina il palazzo comunale e vi si svolgono spesso manifestazioni e dimostrazioni, insieme a mercatini dell’artigianato e dell’hobbistica. Anche a Montefalco qualcosina da portare a casa, quindi, l’abbiamo trovata… Montefalco è inoltre la patria di un vino molto particolare e stimato, il Sagrantino, simbolo dell’Umbria e dell’enologia italiana d’eccellenza. Risalendo la collina sono molte le cantine aperte che offrono degustazioni e vendono direttamente le bottiglie del prezioso nettare rosso. A noi hanno consigliato Adanti, tra Bevagna e Montefalco, ma ci sono molti altri esempi eccellenti.
Conclusa la visita a Montefalco è stata la volta di Todi. Todi mi ha stregata. In particolare, la sua piazza, così perfetta e particolare nell’insieme, ha assorbito gran parte dei miei scatti fotografici. Ogni lato di questo maestoso fulcro della vita di Todi è ricolmo di storia e di particolari che narrano le sorti di una città nel periodo medievale. Da un lato il cuore religioso, con il Duomo, che spicca sopra la ripida scalinata di marmo e sovrasta la città. Bellissimo l’interno, con opere di pregio.
Dall’altro lato il cuore civile, con i palazzi che nei secoli sono andati ad affiancarsi, insieme ai ruoli che via via la cittadinanza ha fatto propri nella gestione delle attività del borgo. Più sotto, seguendo le vie, porte romane e scorci di vicoli ripidi e salite scoscese. All’improvviso, una fonte, un muro, una chiesa. Nell’aria, le parole di Jacopone, poeta e religioso, i cui versi hanno segnato pagine e pagine dei libri di letteratura di qualsiasi studente… “Donna del paradiso, lo tuo figliolo è priso, Jesu Cristo beato. Accurre, donna, e vide che la gente l'allide! credo che 'llo s'occide, tanto l'on flagellato…” (Il pianto della Madonna)
Todi ci ha lasciato con un bell’acquazzone, giusto saluto a quattro giorni che ci rimarranno davvero nel cuore.