Gente di Mercatopoli... lo sono anche io?
Seduta davanti al computer, mentre fingo di lavorare mi riguardo per l’ennesima volta il video di Gente di Mercatopoli e schiatto dalle risate: adoro la nonnina! Quando una voce, vagamente alterata, mi urla dal corridoio:
“Amore dove hai messo le chiavi del lucchetto?”
“Prova a guardare nella borsetta.”
“Quale?”
“Quella appesa al termosifone”
“... sono 5 le borsette appese al termosifone…”
“Eh sì, una di quelle”
"..."
Dal soggiorno aspetto la sfuriata.
“Ma è possibile?” “A cosa ti servono sette borsette?” “Le usi tutte insieme?” “In questa casa ci sono solo cose tue!”
In effetti sì, le uso tutte quante (più quelle che avevo fatto in tempo a nascondere nell’armadio, ma questo è meglio che non lo dico).
Però un dubbio mi viene… Non è che ho troppe cose che girano per casa? Ho davvero bisogno di quel paio di pantaloni verde acido ricordo dei tempi che furono ma che non rimetterei mai nemmeno sotto tortura?
Cerco di zittire quella vocetta che mi ripete continuamente “ma pensa se dovessero tornare di moda”, “pensa se dovessero tornarti utili…”
Tornare utili... Gente di Mercatopoli...e qui si accende la lampadina, penso e ripenso, da qualche parte potrebbe esserci una ragazza che non aspetta altro di incontrare i miei pantaloni verde acido, forse li sta sognando, forse li sta chiamando disperatamente…
Intanto il monologo di mio marito, che ancora non ha smesso di imprecare, continua in sottofondo, ora si sta accanendo contro i miei 45 cappelli che non metto mai, a onor del vero ne ho usato uno l’estate scorsa quando sono dovuta uscire di corsa e non avevo avuto il tempo di pettinarmi.
Torno con lo sguardo sul video di #gentedimercatopoli, chissà se pure io posso portare in vendita un marito brontolone tutto fare.
Mi immagino già il cartello: “Gente di Mercatopoli accorrete, in vendita, solo per un periodo limitato, atletico modello maschile in grado di appendere mensole, quadri, cambiare lampadine, sistemare mobili difettosi, aggiustare, cambiare e all’occorrenza anche cucinare!”
Poi però a dire il vero un po’ affezionata a lui lo sono, quindi forse me lo tengo, potrei provare a portare a vendere un paio di cappelli. Le borsette però no. Quelle non si toccano! Ne ho sicuramente più di 4 non utilizzate nell’armadio, ma questo passaggio dalla società del possesso a quella dell’utilizzo faccio ancora fatica a farlo...