#gentedimercatopoli, la strappona di Natale
Natale è alle porte e il nuovo video di #gentedimercatopoli è on line. Un appuntamento fisso ormai, che io e il fidanzato, condividiamo seduti sul divano davanti al nostro pc portatile. Luci soffuse, l’albero di Natale nell’angolo che manda bagliori intermittenti. Io?
Calzettoni di lana, pigiama di flanella e coperta che mi avvolge come un sudario. Insomma: è pur sempre inverno.
Poi appare lei, la strappona di Natale. “mica sei come lei” mi dice l’ex fidanzato.
Ci penso un secondo, forse ha ragione, provo a tirare fuori un piede dalla coperta e decido che non importa. Mi trascino nel lett
o saltellando. Mi sento un po’ un brucaliffo e un po’ uno zampone pronto per essere bollito in pentola.
Mi alzo la mattina che ho l’aspetto sexy di una cernia nel congelatore. E anche i miei piedi, sotto le coperte sono a quella temperatura (o forse di qualche grado superiore, non abbiamo mai approfondito). Mi stropiccio gli occhi, allungo la mano e lo trovo li, il mio ragazzo. Sono quasi tentata di fargli una coccola. Poi ricordo.
Allora gli pianto i miei piedi sotto zero nella schiena e mi alzo e vado in bagno.
L’immagine che mi restituisce lo specchio è impietosa: occhi gonfi, guance rigate e i capelli che sembrano appena usciti da un quadro futurista... ma come diavolo fanno a stare piantati così in alto? Ho bisogno di un caffè solo per ricominciare a connettere o anche solo per reprimere l’istinto di fuga: come è possibile che non capisca?
Noi siamo donne vere, mica andiamo in giro in minigonna e tacchi tutti i giorni, tutto il giorno. Mica abbiamo il trucco tatuato. Che se poi passi troppo tempo in bagno, sei lenta. Se esci di casa dandoti una sistemata veloce, sei trasandata. Se tagli i capelli come il personaggio di quella sit, non sei originale. Se hai un taglio che piace solo a te, ma che ci sarà un motivo che così non si pettina nessuno.
Vado in cucina, per preparare un caffè. Sul tavolo un biglietto
“Amo i tuoi occhi grandi che mi guardano la mattina. Amo i tuoi capelli spettinati che sfidano sfrontati la gravità, amo il tuo sguardo arrabbiato quando non ti accorgi che ti sto prendendo in giro. Sei sempre stata solo tu”.
Per fortuna è quasi Natale e come ci insegna la sit di #gentedimercatopoli, non importa qanto ci prova la #strapponadinatale. Poi a casa, a infilate piedi gelati nella schiena del fidanzato, ci siamo noi...
Forse forse una coccola gliela posso anche fare, magari gli preparo anche un caffè e poi potremmo uscire a pranzo. Ma non prima di essere stata in bagno per qualche ora, così impara.
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