Tecnica del pomodoro: come ritrovare il tempo perduto
Mi siedo alla scrivania, controllo le carte, mi arriva una mail, rispondo, poi un messaggio, rispondo anche a quello. Poi apro una pagina word, a questo punto tutte le idee che mi erano venute per una serie di “interessantissimi articoli” evaporano. Come uno stormo di uccellini che, spaventati da un rumore improvviso, prendono il volo e si sparpagliano nel cielo.
Comincio a pensare agli uccellini. Forse potrebbe essere un buon argomento per un articolo! Se non fosse che la lavatrice finisce e allora corro a stendere prima che i panni si stropiccino tutti. Perché qui non si stira!
E’ un argomento interessante il “non stirare”? Se mi ricordo lo segno. Mentre stendo gli uccellini/pensieri si posano di nuovo a terra, mi osservano speranzosi, vogliono dirmi qualcosa. A volte li ascolto, a volte sono troppo distratta e penso ad altro: al pranzo magari, o al regalo di compleanno per l’amichetta di Gaia. O a quel ritornello che ti si piazza in mezzo al cervello. Non ci pensavi da anni, ma ora è li. E non se ne vuole andare. Vale la pena scrivere qualcosa sui ritornelli?
Insomma questo per dire che ho una leggerissima tendenza a distrarmi, non riesco a focalizzare l’attenzione su una cosa sola e mi ritrovo a compiere acrobatici voli con la fantasia. Come posso fare? E qui che un’amica, impietosita dal mio divagare mi ha parlato del metodo del pomodoro, che, promette, di aiutare le persone a focalizzare l’attenzione su una cosa per volta.
Di cosa si tratta.
La tecnica del Pomodoro è stata inventata negli anni ’80 da Francesco Cirillo, aveva la necessità di gestire al meglio il tempo per la preparazione degli esami universitari.
Prende il nome dall’oggetto su cui si basa la tecnica: un timer da cucina a forma di pomodoro. Insegna a gestire il tempo senza ansia e ci permette di portare a termine le nostre attività senza cadere in inutili distrazioni, insomma... esattamente quello che serve a me!
Cosa serve.
Poco o nulla.
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Un timer da cucina (ovviamente non importa che sia a forma di pomodoro, anche se nel caso è sicuramente scenografico).
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Un foglio su cui scrivere le attività da svolgere durante la giornata, compresa una parte in cui inserire le urgenze non previste.
Cosa dovete fare.
Fissate il timer su 25 minuti, tempo in cui dovrete occuparvi della prima attività da svolgere. Non distraetevi fino alla fine del tempo. Quando il timer suona, prendetevi ina pausa di 3-5 minuti per fare qualcosa di rilassante: due passi, prendete qualcosa da bere, andare in bagno, leggete un articolo di giornale, l’importante è che siano cose non impegnative che permettano alla vostra mente di staccare.
Ogni 4 pomdori fare una pausa più lunga. Di 15-30 minuti, qui potrete fare una pausa caffè, rispondere ad una mail, fare una telefonata o chiacchierare con un collega, l’importante è che non si tratti del lavoro che state svolgendo durante il “pomodoro”.
Gli obiettivi.
Gli obiettivi di questa tecnica sono la riduzione delle interruzioni, l’aumento della vostra autostima (dato dalla capacità di portare a termine un lavoro) e l’aumento della produttività.
Tutti ottimi motivi per provare, non trovate?
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