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Si dell'Irlanda e diritti uguali per tutti, un'utopia?

Mercoledì 03 Giugno 2015
Polly Merc

Attenzione: testo ad altro tasso di ironia. Astenersi persone che si prendono troppo sul serio.

Grazie anche allo storico Si dell’Irlanda che finalmente ha legalizzato l matrimonio tra persone dello stesso sesso, l’argomento “sentinelle in piedi”, non è mai stato così attuale. Il contrasto appare evidente, perché all’Irlanda il si e a noi l e sentinelle? Così mi sono impegnata, ci ho provato, ho cercato di capire le ragioni del loro feroce accanimento contro i matrimoni gay. Ma nonostante tutto il mio impegno non sono ancora riuscita a capirli.

Mi piacerebbe trovare una sentinella che spiega a me e ai miei figli (che sarebbero altresì curiosi di sapere come, un atto d’amore quale un bacio, anche tra persone dello stesso sesso, possa turbare in modo irreparabile la loro psiche) cosa ci sia di tanto sbagliato nel matrimonio tra persone omosessuali.

In un certo senso le ammiro, le sentinelle. Ammiro la perseveranza nel difendere le loro idee, perché ammettiamolo ci vuole un bel coraggio a mettersi in piazza per sostenere il proprio pensiero. Solo apprezzerei che tale costanza fosse direzionata contro argomenti più... importanti? Che so, la violenza domestica, la corruzione, i maltrattamenti in scuole, ospedali, case di ricovero, il bullismo verso persone più deboli, la disoccupazione dei giovani, le scuole con i controsoffitti che crollano in testa agli studenti, l’uccisione di animali indifesi, la mancanza di un emendamento sull’omicidio stradale, i pantaloni con i risvolto e il mocassino... solo per fare qualche esempio tra quelli che mi vengono in mente.

Poi, poniamo anche il caso, per assurdo, che i gay siano realmente malati, e che quindi psicologi ed esperti si sbaglino da decenni affermando che l’omosessualità non è una malattia, ma tant’è, in tanti si sbagliano. In questo caso, non sarebbe meglio che si uniscano tra loro, invece che infastidire gli etero?

E ancora, se fossero davvero malati, non sarebbe da parte nostra un bellissimo atto di misericordia lasciare che si diano sollievo a vicenda? Suvvia, l’accanimento contro persone “malate” è la forma più crudele di bullismo che possa esistere...

Per finire... ma siamo sicuri che vogliamo altre persone che gravano sul nostro servizio sanitario? Ma vi immaginate quanti finti gay che chiamano il posto di lavoro dicendo “no scusa non posso venire, ho scoperto di essere gay, una cosa improvvisa, non me lo aspettavo proprio...”

E se si baciano i pubblico pazienza, vederli ci renderà più stoici, come ci rende più forti la vista del succitato pantalone con risvolto e mocassino, o quella delle mamme che allattano in pubblico, cosa che siamo costretti a subire per colpa di quelle donne che si ostinano a portare lattanti non ancora svezzati in luoghi pubblici.

Vorrei in ogni modo rassicurare i più. Aprire la strada ai matrimoni gay è un atto di umanità, è un atto dovuto a tutte le coppie che si amano, si supportano e si rispettano, e non significa che un domani tu potrai sposarti con il tuo cane o con il tuo computer, semplicemente perché se al tuo cane venisse proposto di sposarti, probabilmente direbbe di no. Se avesse la parola. Il matrimonio è una questione di volontà reciproca oltre che d'amore.







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