Kamikatsu: il paese del Giappone a zero rifiuti
X
MERCATOPOLI.IT
VENDI CON NOI
NOTIZIE
SHOP
NEGOZI
APRI CON NOI
MY MERCATOPOLI
CONTATTACI

Kamikatsu: il paese del Giappone a zero rifiuti

Giovedì 30 Marzo 2017

riciclo zero rifiutiVivere senza rifiuti si può? Sembra che sia molto difficile, invece c'è chi ci sta riuscendo. E non parlo di una singola persona virtuosa, ma di un intero paese, dove ogni cittadino è un ingranaggio ben oliato di una macchina ecosostenibile.

Nel sud-ovest del Giappone una cittadina di 2.000 abitanti sta facendo parlare di sé per un'idea vincente a favore della tutela ambientale. Si tratta di Kamikatsu, un paesino situato nell'isola di Shikoku, dove l'80% della spazzatura viene riciclata, e che mira a divenire, entro il 2020, il primo comune a rifiuti zero della nazione.

Quali sono i vantaggi di questa rivoluzione green? In primis la città si presenta sempre pulita, niente immondizia abbandonata ai margini delle strade, inoltre diminuisce l’inquinamento e aumenta il margine di risparmio sui costi relativi alla tassa sui rifiuti.

Niente camion né cassonetti nel paradiso del riciclo

Kamikatsu sembra aver seguito alla lettera il famoso postulato di Lavoisier: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Qui, infatti, non esistono camion della spazzatura che passano per la città a ritirare l'immondizia e non ci sono nemmeno i cassonetti per le strade: l'80% dei rifiuti si ricicla e il restante 20% finisce in discarica.

Il cambiamento è stato radicale, perché fino al 2003 questa cittadina giapponese era solita smaltire i rifiuti in un inceneritore a cielo aperto, una pratica nociva tanto per l'ambiente quanto per la salute della popolazione. Ovviamente rivoluzionare le abitudini di vita dei suoi abitanti non è stata cosa semplice, ma in 13 anni di lavoro i progressi si sono toccati con mano.

Il ruolo fondamentale dei cittadini di Kamikatsu

Per arrivare ad un tale risultato è stato chiesto un grande impegno ai cittadini: a loro, infatti, spetta un ruolo chiave in questa missione ecosostenibile, che li ha responsabilizzati parecchio chiamandoli in causa da protagonisti. Come prima cosa devono identificare i rifiuti organici che verranno ridotti in concime per essere riutilizzati, mentre per i restanti rifiuti domestici hanno il compito di lavarli, asciugarli accuratamente e portarli al centro di raccolta Zero Waste Centre, un'isola ecologica dotata di ben 34 diversi contenitori.

Kamikatsu riciclo zero rifiuti

Qui inizia il processo di riciclo ma non è tutto, perché anche il riutilizzo è fortemente incoraggiato: esiste infatti un apposito negozio dove i residenti possono barattare gli oggetti che non usano più ricevendo in cambio dei biglietti della lotteria.

Oltre a Kamikatsu, altre città di tutto il mondo stanno cercando di ridurre la loro impronta di scarto, soprattutto negli Stati Uniti. Ad esempio, San Diego ha annunciato il suo piano per la riduzione dei rifiuti del 75% entro il 2030, ipotizzando di diventare completamente senza rifiuti entro il 2040. New York ha piani più ambiziosi e, con il nuovo piano del sindaco De Blasio, spera di ridurre a zero i rifiuti entro 15 anni. A Berkeley oggi si raccoglie l’80% dei rifiuti, mentre San Francisco arriva al 70% di scarto riciclato.




I contenuti correlati che potrebbero interessarti

Scuola d'arte a impatto zero: dai rifiuti alle opere
Sabato 10 Ottobre 2015
SERR 2024: idee pratiche per ridurre lo spreco alimentare
Lunedì 18 Novembre 2024
Market in Town
Mercoledì 14 Dicembre 2011