Sabato 6 aprile scopri Mercatopoli con la realtà virtuale!
Chi la prova se ne innamora, perché fa vivere avventure fantastiche e regala emozioni vere. Di cosa stiamo parlando? Della realtà virtuale, la tecnologia che permette di entrare in un mondo tridimensionale costruito al computer e con cui è possibile interagire usando dispositivi informatici come visori, guanti e auricolari. Ti piacerebbe provarla? Ascolta la tua curiosità e non lasciarti scappare un’occasione imperdibile: sabato 6 aprile verrà lanciato in tutta Italia il nuovo spot Mercatopoli, realizzato proprio con la realtà virtuale, e potrai vederlo in anteprima nei nostri negozi!
La realtà virtuale arriva a Mercatopoli
Anna è la protagonista del nuovo spot Mercatopoli: è una donna serena, con qualche impegno di troppo e che cerca sempre di fare le scelte migliori, anche se accade il peggio ogni volta che decide di prendere quella che a prima vista sembra la scelta più facile, pur di risparmiare.
Durante il Mercatopoli Day di sabato 6 aprile chiunque potrà seguire le avventure di Anna e scoprire il suo lieto fine nel punto vendita Mercatopoli più vicino, attraverso l’esperienza della realtà virtuale! Un’opportunità unica per esplorare il mondo dell’usato in un modo incredibile e mai provato prima.
Il futuro è da Mercatopoli, scoprilo insieme a noi: cerca il tuo negozio e partecipa anche tu!
Come funziona la realtà virtuale?
La realtà virtuale è un ambiente esclusivamente digitale che simula la realtà effettiva e la ricrea in modo intangibile, e che viene veicolato ai nostri sensi attraverso delle console che consentono un’interazione in tempo reale con tutto ciò che viene prodotto all’interno di tale mondo. La realtà virtuale, quindi, può proiettare un utente all'interno di mondi alternativi, lo catapulta in ogni angolo del mondo, gli permette di vivere avventure ed esperienze in prima persona, ampliando così il senso di coinvolgimento e rendendo più diretta l'interazione.
A rendere possibile la diffusione della realtà virtuale sono le evoluzioni dei dispositivi mobile: lo smartphone si è trasformato da unità dedicata alla comunicazione a uno strumento versatile e polifunzionale, dotato di una potenza di calcolo paragonabile a quella dei tradizionali computer e in grado di assolvere al compito di schermo per l’intrattenimento. Da qui l’idea di sfruttarne il display all’interno di un visore, posizionandolo a pochi centimetri dagli occhi e dividendolo in due parti distinte per simulare la stereoscopia.
Per una perfetta immersione nella realtà virtuale servono tre ingredienti: un visore integrato con un display che avvolge la vista e un sistema audio surround, un computer (una console o uno smartphone) e un controller, o altro dispositivo di input, per interagire con questa nuova dimensione. Il cervello sa che è una finzione, ma i sensi non gli danno ascolto: credono, anche solo per un attimo, a tutto quello che vedono, sentono e toccano.
In questo modo si viene a creare un mondo simulato e tridimensionale che agli occhi degli utenti appare come reale, per l’appunto. E proprio come accade nella realtà, l’ambiente virtuale/reale all’interno del quale ci si immerge, può essere esplorato in ogni singolo centimetro e in ogni direzione. All’utente sarà sufficiente voltare la testa per vedere cosa accade ai suoi lati o sollevarla verso l’alto per vedere la pioggia scendere sulla sua testa. Inoltre, il visore e i software utilizzati terranno traccia dei movimenti della testa così da adattare prospettiva e visuale alla posizione, offrire immagini realistiche e costruire un vero e proprio mondo parallelo verosimile.