Quanto fanno "bene" gli abiti nuovi? Occhio a ciò che metti!
Comprare nuovi abiti dà sempre una certa soddisfazione: anche con l’armadio pieno, il fascino di un capo mai indossato trasmette freschezza e gratificazione. Ma è davvero così? Oggi la moda sostenibile non è più soltanto una tendenza, ma anche una scelta consapevole poiché diversi studi hanno rivelato che dietro i vestiti che definiamo “nuovi” si nascondono aspetti meno rassicuranti: sostanze nocive nei tessuti, fibre sintetiche che rilasciano microplastiche e un impatto negativo sia sulla salute che sull’ambiente.
Inquinamento tessile e salute: cosa si nasconde nei nostri abiti
L’industria tessile è oggi la seconda più inquinante al mondo, subito dopo quella energetica. Per produrre abbigliamento e accessori vengono impiegate oltre duemila sostanze chimiche, molte delle quali risultano tossiche sia per l’ambiente che per la nostra salute. Questi composti finiscono a diretto contatto con la pelle, influendo sul sistema ormonale e aumentando il rischio di allergie e patologie gravi.
Secondo il Dr. Philip Tierno, direttore di Microbiologia e Immunologia della New York University, i tessuti di uso quotidiano sono spesso contaminati da sostanze chimiche e coloranti. In particolare, il cotone non biologico risulta il più critico, poiché viene trattato in ogni fase di lavorazione: sbiancamento, colorazione, resistenza alle macchie, proprietà ignifughe, effetto antipiega. Molti di questi trattamenti fissano le sostanze chimiche alle fibre, che finiscono per restare nei nostri vestiti.
Dagli studi sono emerse tracce di formaldeide (cancerogena), etossilati di nonilfenolo (NPE) che alterano il sistema endocrino, ftalati, coloranti azoici e metalli pesanti come cadmio, piombo e mercurio.
A questo si aggiunge il problema delle microfibre sintetiche. Ogni lavaggio in lavatrice rilascia milioni di microplastiche nell’acqua. Si stima che un carico di soli 5 kg di poliestere liberi tra i 6 e i 17 milioni di microfibre, che sfuggono ai sistemi di filtraggio e finiscono nei mari, entrando nella catena alimentare.
Gli studi del CNR di Biella dimostrano che lavaggi ad alte temperature, con detergenti aggressivi e cicli lunghi, aumentano notevolmente il rilascio di queste fibre.
Cosa possiamo fare per ridurre l’inquinamento tessile? Ciascuno di noi può contribuire a rendere la moda più sostenibile con le proprie scelte:
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Ridurre gli acquisti superflui e preferire abbigliamento di seconda mano;
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Controllare sempre l’etichetta ed evitare, quando possibile, tessuti sintetici;
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Utilizzare i capi più a lungo e puntare su cotone biologico o fibre naturali;
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Fare lavaggi meno frequenti, a basse temperature e con centrifuga ridotta;
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Usare sacchetti per lavatrice specifici per i capi tecnici, che trattengono le microfibre.
Perché scegliere l’abbigliamento usato fa bene a te e all’ambiente
La produzione di abiti nuovi richiede un enorme consumo di materie prime, l’uso di sostanze chimiche e genera tonnellate di rifiuti. Ridurre l’acquisto di capi nuovi, soprattutto quelli sintetici che rilasciano microfibre plastiche, diventa quindi un gesto importante non solo per l’ambiente, ma anche per la nostra salute.
Spesso pensiamo che un capo nuovo sia sinonimo di pulizia e sicurezza, ma non è così. Il Dr. Philip Tierno ha dimostrato che i vestiti esposti nei negozi possono contenere tracce biologiche, batteri, lieviti e residui chimici dovuti ai trattamenti dei tessuti. Questi composti, fissati alle fibre durante la produzione, possono provocare allergie o sensibilità soprattutto nelle persone più fragili.
Al contrario, l’abbigliamento usato ha già subito numerosi lavaggi che riducono la presenza di sostanze nocive e lo rendono più sicuro per chi lo indossa. Inoltre, scegliere il second hand significa ridurre i rifiuti tessili, evitare la produzione di nuovi capi e dare nuova vita a quelli già esistenti. È un gesto semplice che unisce benessere personale ed ecologia.
Nei negozi Mercatopoli puoi trovare un’ampia selezione di abbigliamento usato di qualità, pronto a rientrare in circolo e a regalarti stile senza impatto. Una scelta consapevole che fa bene a te e al pianeta.